Roma, 27 dicembre 2025 – Roma, Napoli e Milano: tre città italiane che, secondo i viaggiatori stranieri, sono spesso tra le mete più amate ma anche tra le più sporche del mondo. A emergere da un’indagine recente, basata su recensioni di siti come TripAdvisor e blog di viaggio, è un quadro che da anni fa discutere sia i residenti sia le amministrazioni locali. La domanda resta: perché alcune delle città italiane più famose si trovano in queste classifiche? Le risposte sembrano sempre le stesse: incuria, pochi servizi adeguati e comportamenti poco rispettosi.
Viaggiatori stranieri raccontano: perché Roma e Napoli finiscono sotto accusa
“Abbiamo visto sacchi di spazzatura ammassati agli angoli delle strade, soprattutto in centro, vicino a piazza Venezia,” dice Lucas, turista tedesco incontrato vicino al Colosseo. Non è un caso isolato. Da Trastevere ai Fori Imperiali, passando per quartieri più lontani come Tor Bella Monaca, la raccolta dei rifiuti a Roma è un problema che si trascina da tempo. La società incaricata, Ama, ha spesso ammesso le difficoltà logistiche: mezzi insufficienti e impianti di trattamento che non reggono la pressione. “Ci vorrebbero più cassonetti e svuotamenti più frequenti,” conferma una portavoce dell’azienda.
Anche a Napoli l’immagine non è migliore. Foto di sacchi neri accumulati nel quartiere di Chiaia, cartacce e bottiglie sparse per piazza del Plebiscito circolano sul web. Qui la raccolta differenziata – secondo dati Istat del 2024 – fatica a superare il 40%, mentre la media nazionale è al 52%. “Mi aspettavo qualcosa di diverso,” ammette Michelle, turista americana in città con la famiglia. “La bellezza di Napoli però viene spesso oscurata dai rifiuti per strada”.
Milano: pulizia e percezione cambiano da zona a zona
Se la cattiva fama pesa soprattutto su Roma e Napoli, anche Milano finisce ogni tanto nelle classifiche delle città meno pulite. Perché? “Dipende molto dalla zona,” spiegano utenti di forum per expat. Nel centro storico – attorno al Duomo o via Montenapoleone – la pulizia è buona. Diverso il discorso in quartieri come Quarto Oggiaro o vicino alla Stazione Centrale, dove il degrado urbano torna spesso nelle segnalazioni. Il Comune ha ribadito più volte l’impegno sulla raccolta differenziata (qui oltre il 60%, sempre secondo Istat), ma riconosce la presenza delle microdiscariche abusive.
Cosa rischia l’immagine dell’Italia nel mondo
Il pericolo che queste classifiche danneggino l’immagine dell’Italia all’estero è reale. “I turisti oggi guardano molto alla qualità della vita nelle città, anche per motivi legati alla salute,” spiega Franco Pittau, sociologo esperto di turismo. Le amministrazioni locali – sia a Roma che a Napoli – stanno cercando di reagire con campagne informative, multe più dure contro chi abbandona i rifiuti e programmi nelle scuole per sensibilizzare i più giovani.
Il problema però passa anche dai comportamenti individuali: “C’è chi getta bottiglie dal finestrino o lascia mozziconi ovunque,” racconta Laura, volontaria che aiuta a pulire i parchi romani. Serve una responsabilità collettiva forte, ma l’effetto sugli occhi dei visitatori stranieri è immediato: “Roma resta magnifica,” scrivono su TripAdvisor alcuni turisti, “ma l’incuria rovina un po’ l’esperienza”.
Dati e confronti: come si posizionano le città italiane nel mondo
Secondo portali come Numbeo e classifiche tipo Travelers’ Choice, Roma entra nella top 20 delle città meno pulite viste dai turisti internazionali, insieme a metropoli come Mumbai o Il Cairo. Napoli segue poco dopo; Milano compare solo in certi momenti dell’anno, specie dopo eventi grandi come il Salone del Mobile o la Fashion Week quando arriva molta gente.
Le amministrazioni promettono nuove soluzioni hi-tech: cassonetti smart, raccolta prenotabile via app. Ma agli occhi degli stranieri la distanza con città del Nord Europa resta evidente. “A Berlino o Stoccolma,” racconta Oliver, inglese in visita da poco, “le strade sono molto più curate”.
In sintesi, l’immagine delle grandi icone turistiche italiane rischia di sbiadire sotto il peso di un problema comune a molte realtà urbane: gestire i rifiuti resta una sfida enorme per il futuro delle nostre città d’arte.