Capodanno 2026 a Milano: eventi, musica e feste diffuse nei quartieri senza concertone in Duomo

Simona Carlini

28 Dicembre 2025

Milano, 28 dicembre 2025 – Il Capodanno 2026 a Milano si prepara a voltare pagina: niente più concertone in Piazza Duomo, ma una serie di eventi sparsi tra musica, teatro e feste nei quartieri. Lo ha annunciato questa settimana Palazzo Marino. Una scelta che, spiegano dal Comune, nasce dalla necessità di garantire più sicurezza e coinvolgere anche le zone meno centrali della città. Così, la notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio si trasformerà, distribuendo il cuore della festa lungo le vie di tutta la metropoli.

Capodanno senza maxi-eventi in centro

Dopo anni di edizioni affollate nella piazza simbolo di Milano, l’amministrazione ha deciso di cambiare strada. Il sindaco Giuseppe Sala, rispondendo ai giornalisti lunedì mattina, ha spiegato che “la decisione di non fare il tradizionale concertone in Duomo non è stata semplice”, ma è dettata anche da “ragioni di ordine pubblico e logistica”. La prefettura ha consigliato di evitare grandi assembramenti nel centro città, soprattutto dopo i recenti episodi di microcriminalità segnalati durante i grandi raduni.

La scelta ha diviso un po’ gli animi. Alcuni commercianti del centro temono un calo negli incassi (“si lavora bene solo con il concertone”, dice Marco, titolare di un bar in Galleria). Dall’altro lato, i residenti intorno a piazza Duomo tirano un sospiro di sollievo: “Era diventato difficile vivere qui quella notte, tra musica a tutto volume e strade bloccate”, racconta Chiara che abita in via Mazzini.

Eventi sparsi tra musica e teatro

Il fulcro del nuovo Capodanno milanese saranno i tanti appuntamenti distribuiti nei quartieri. L’assessore alla Cultura, Tommaso Sacchi, ha illustrato il programma: “Più di trenta eventi – concerti live, spettacoli teatrali, dj-set e performance artistiche – animeranno la città dalle 19 fino a notte fonda”. Tra gli artisti confermati ci sono la cantautrice Levante (al teatro Carcano) e il duo indie Coma_Cose, che suonerà nel nuovo spazio culturale in zona Adriano. Tutti i dettagli sono sul sito ufficiale del Comune.

I teatri rimarranno aperti: l’Elfo Puccini proporrà una maratona di commedie (“un modo diverso per aspettare la mezzanotte”, spiega il direttore Fiorenzo Grassi). Spazio anche al jazz: la Casa degli Artisti ospiterà jam session fino alle 2 del mattino. Per le famiglie ci saranno laboratori per bambini nei centri civici e spettacoli itineranti con artisti di strada.

Feste nei quartieri e occhio alla sicurezza

L’obiettivo dell’amministrazione è “rendere Milano policentrica anche la notte di San Silvestro”. Saranno coinvolte aree come Dergano, Corvetto, Barona e Lambrate – spesso dimenticate dalle manifestazioni ufficiali – con palchi temporanei e presidi della polizia locale. “Così possiamo distribuire le presenze e garantire controlli più efficaci”, sottolinea il vicesindaco Anna Scavuzzo.

Gli ingressi agli eventi saranno gratuiti ma limitati nel numero dei partecipanti, con personale dedicato ai controlli. La presenza delle forze dell’ordine sarà rafforzata soprattutto vicino alle fermate della metro. Anche i trasporti pubblici saranno potenziati: Atm ha annunciato corse extra fino alle 2.30 sulle linee principali.

Reazioni e aspettative dei cittadini

Chi vive e lavora in città mostra curiosità ma anche qualche dubbio. Francesca, 28 anni, impiegata a Porta Romana, racconta: “Negli anni passati andavamo sempre in Duomo a mezzanotte. Stavolta proveremo qualcosa vicino casa”. Più scettici alcuni giovani davanti al Politecnico: “Vedremo se si sentirà la stessa atmosfera senza il palco centrale”.

Le associazioni di quartiere collaborano con il Comune per promuovere gli eventi locali e coinvolgere i negozianti. In molti casi bar e ristoranti offriranno menu speciali o piccoli concerti per cavalcare l’onda della festa diffusa. Gli organizzatori promettono aggiornamenti costanti sui canali social ufficiali: “Sarà un Capodanno diverso”, assicurano, “ma non meno coinvolgente”.

Milano si prepara così a salutare il 2025 con un formato nuovo: niente grande folla sotto la Madonnina, ma tante piccole isole di musica e festa da nord a sud. Una prova generale – forse – per una città che cambia senza perdere la voglia di stare insieme nemmeno l’ultima notte dell’anno.

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