Bagaglio smarrito in aereo: la Cassazione elimina l’obbligo degli scontrini per il rimborso

Silvana Lopez

22 Novembre 2025

Milano, 22 novembre 2025 – **Perdere il bagaglio in aeroporto** è un vero incubo per molti: restare senza vestiti di ricambio, dispositivi elettronici e oggetti personali può rovinare viaggi di lavoro o vacanze. Fino a poco tempo fa, ottenere un rimborso era una corsa a ostacoli fatta di moduli da compilare, attese infinite al banco lost&found e regole spesso poco chiare. Oggi, però, la normativa europea dà una mano in più: vediamo cosa cambia per chi vola, i tempi e i limiti per ricevere un risarcimento.

## **Le nuove regole UE sui bagagli smarriti**

Da gennaio 2025 è in vigore la nuova versione del **Regolamento (CE) n. 2027/97**, che stabilisce le responsabilità delle compagnie aeree quando il bagaglio registrato viene perso, danneggiato o consegnato in ritardo. In pratica, il rimborso massimo per passeggero sale a **1.600 euro** circa (prima era 1.300), come previsto dalla Convenzione di Montreal. Attenzione però: l’importo può variare in base al cambio valuta del momento e deve sempre essere supportato da ricevute e scontrini.

Le compagnie devono ora pagare il risarcimento entro **21 giorni lavorativi** dalla richiesta ufficiale del passeggero, fatta tramite modulo dedicato. L’Enac sottolinea che “il procedimento deve essere semplice e digitale: la compagnia non può chiedere passaggi aggiuntivi rispetto a quelli previsti dalla legge”.

## **Come fare reclamo e cosa serve**

Per chiedere il rimborso bisogna segnalare lo smarrimento **entro 7 giorni dall’atterraggio**, andando al banco “Lost and Found” o compilando il modulo online della compagnia. È fondamentale conservare il talloncino del bagaglio (quella etichetta bianca) e la carta d’imbarco. Senza questi documenti diventa tutto più complicato: “Senza talloncino spesso nemmeno si apre la pratica”, spiega un addetto all’assistenza bagagli di Malpensa.

La richiesta va accompagnata – se possibile – da scontrini o ricevute degli oggetti dentro la valigia. Solo così l’ufficio legale della compagnia può valutare la richiesta; in caso contrario potrebbe chiedere integrazioni o rifiutarla per mancanza di prove.

## **Cosa succede se il bagaglio arriva in ritardo**

La situazione cambia quando il bagaglio arriva con ritardo, cioè dopo qualche giorno dalla fine del viaggio. In questi casi si può chiedere il rimborso delle spese per acquisti urgenti come vestiti o articoli da toilette. Ma serve sempre lo scontrino con nome e cognome e bisogna stare attenti ai limiti: le compagnie rimborsano solo “il necessario”, secondo le indicazioni dell’IATA.

“Consiglio sempre di fotografare il contenuto del trolley prima di partire”, dice Luca Monzani, consulente viaggiatore. “Senza prove è quasi impossibile dimostrare quanto valgono gli oggetti persi”.

## **Quando si considera lo smarrimento definitivo**

Se dopo 21 giorni dalla denuncia il bagaglio non viene trovato, si dà per perso definitivamente. A quel punto la compagnia è obbligata a pagare l’indennizzo previsto dalle norme europee. Però resta al passeggero l’onere di dimostrare almeno in parte il valore degli oggetti.

Chi ha una polizza assicurativa privata può chiedere un indennizzo extra rispetto a quello della compagnia, ma solo dopo aver completato l’iter con l’aerolinea.

## **Come muoversi e a chi rivolgersi**

Non sempre le pratiche sono facili da seguire. Le associazioni dei consumatori – Altroconsumo tra tutte – consigliano di inviare tutta la documentazione tramite raccomandata A/R o PEC e di conservare copia delle comunicazioni inviate. Se arriva un rifiuto o una risposta insoddisfacente si può ricorrere al giudice di pace oppure usare la piattaforma ODR dell’Unione Europea.

Alcuni passeggeri raccontano storie assurde: “Mi hanno perso lo zaino con computer e documenti, ma mi hanno rimborsato meno della metà perché mancavano gli scontrini”, racconta Marta B., insegnante milanese atterrata a Roma Fiumicino lo scorso ottobre.

## **Prevenire è meglio: qualche consiglio utile**

Qualche piccolo accorgimento aiuta a limitare i problemi. Meglio mettere etichette ben visibili con nome e numero di telefono sul bagaglio, evitare di mettere oggetti troppo preziosi o insostituibili nella stiva e portarsi dietro nel bagaglio a mano una piccola scorta essenziale. “Un cambio di vestiti e i caricabatterie non dovrebbero mai mancare”, raccomanda chi viaggia spesso.

Le nuove regole rendono più semplici i rimborsi ma dipende molto anche dalla cura del viaggiatore nel conservare prove e documenti. Tra valigie che scorrono sui nastri e annunci che si susseguono alle 18.30 in aeroporto, l’incertezza resta alta. Ma un po’ di attenzione – e qualche informazione aggiornata – possono fare la differenza tra una seccatura risolta velocemente e una brutta esperienza da ricordare.

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