Roma, 7 dicembre 2025 – Il Capodanno 2026 promette di colorare le piazze italiane con una lunga serie di eventi e concerti dal vivo, sparsi tra Nord, Centro e Sud. Dalla Piazza del Duomo di Milano fino a Napoli, passando per Roma e Bari, i Comuni stanno ultimando ordinanze e preparativi per una notte ricca di musica e spettacoli. Una tradizione ormai ben radicata: il countdown in piazza coinvolge cittadini e turisti, attratti sia dai nomi famosi sul palco sia dalla voglia di stare insieme.
Milano, Roma, Napoli: grandi nomi e festa in centro
A Milano la festa si concentra ancora una volta in Piazza del Duomo, cuore pulsante dell’evento, con un palco che offrirà sonorità pop e ritmi urban. Il Comune prevede oltre 20mila persone. “Vogliamo dare spazio ai giovani artisti, ma anche qualche sorpresa,” ha detto l’assessora alla Cultura Tommaso Sacchi nei giorni scorsi. Si parla di un possibile duetto tra Emma Marrone e Tananai, ma la conferma ufficiale arriverà solo nei prossimi giorni. Intanto, le ordinanze anti-vetro scatteranno dalle 18, mentre i controlli agli ingressi cominceranno alle 20.
A Roma tutto ruota intorno al Circo Massimo, dove da settimane si lavora per montare un grande palco visibile da ogni angolo dell’area. Dopo l’edizione dello scorso anno con Max Gazzè e Noemi, anche quest’anno si punta su artisti italiani: tra i primi confermati c’è Francesco Gabbani, accompagnato da collettivi indie. L’ingresso sarà gratuito e la metro garantirà corse fino alle 3 di notte. “È un modo per sentirsi parte della città anche a mezzanotte,” racconta Margherita, ventenne studentessa pronta a una “notte lunghissima”.
A Napoli invece la tradizione si fa spettacolo: in Piazza del Plebiscito salirà sul palco live Gigi D’Alessio, ormai presenza fissa della serata, insieme ad altri ospiti della scena partenopea. Gli organizzatori puntano su sicurezza e sostenibilità: sarà obbligatoria la raccolta differenziata nell’area evento e saranno attivi presidi medici a ogni ingresso. Per chi preferisce guardare il mare, sul Lungomare Caracciolo torna la consueta “notte bianca” con dj set, food truck e bancarelle.
Dai grandi centri ai borghi: il Capodanno è ovunque
La festa di Capodanno non si ferma nelle grandi città. In Emilia Romagna, per esempio, a Bologna si rinnova il tradizionale rogo del Vecchione in Piazza Maggiore: il fantoccio gigante sarà acceso a pochi secondi dalla mezzanotte tra fuochi d’artificio e applausi. “È un modo per lasciare andare l’anno passato,” dice Stefano, pensionato che partecipa da anni all’evento. Più a sud, in Puglia la musica invade i sagrati delle chiese di Bari, alternando gospel a band locali.
Qualcuno prova strade diverse. A Torino si punta sulla “Silent Disco” in Piazza Castello: centinaia di cuffie wireless verranno distribuite gratuitamente per ballare senza fare rumore e disturbare residenti o hotel vicini. Il Comune conferma che saranno impiegati oltre 150 addetti alla sicurezza privata. “Per noi è importante offrire divertimento senza esagerare col rumore,” spiega l’assessore al Turismo Rosanna Purchia.
Nei piccoli borghi di Umbria e Marche l’atmosfera sarà più raccolta ma non meno viva. Da Spoleto a Recanati le Pro Loco allestiranno piccoli palchi per cover band e cori locali. La festa spesso dura fino a tarda notte tra vin brulé, lotterie e giochi tradizionali.
Sicurezza e trasporti al centro dell’organizzazione
Dietro i concerti del Capodanno 2026 c’è una macchina organizzativa al lavoro già da settimane. In molte città sono stati rafforzati i controlli: a Firenze si faranno verifiche più attente agli ingressi di Piazza Santa Croce (anche qui l’ingresso sarà libero). A Venezia resta aperta la questione delle restrizioni contro l’overtourism; il Comune deciderà entro metà dicembre se limitare gli accessi all’area di San Marco.
Sul fronte trasporti Trenitalia ha confermato treni straordinari nella notte tra il 31 dicembre e il 1° gennaio su varie tratte. Le compagnie taxi – da Torino a Palermo – hanno invece annunciato tariffe fisse per spostarsi da e verso le piazze degli eventi.
Il conto alla rovescia è partito ovunque: c’è chi sceglie la meta anche in base al meteo; chi cerca sugli social gli ospiti last minute; ma alla fine resta lo stesso spirito di sempre: stare insieme in strada in quel momento sospeso tra due anni, ascoltando una canzone che magari accompagnerà i ricordi del futuro.