Il Carnevale di Sauris rappresenta una delle celebrazioni più antiche e affascinanti delle Alpi, radicata in secoli di tradizione e folklore. Quest’anno, i festeggiamenti si svolgeranno sabato 14 febbraio, offrendo un’atmosfera magica che unisce riti antichi e bellezze naturali. Sauris, un pittoresco borgo nel cuore della montagna carnica, si trasformerà in un palcoscenico per una celebrazione che va oltre il semplice carnevale: è un vero e proprio viaggio nel tempo.
I protagonisti del Carnevale
Al centro della manifestazione si trovano due figure emblematiche: il Rölar e il Kheirar. Il Rölar, con il suo viso nero di fuliggine e i campanacci appesi alla vita, è un personaggio misterioso e demoniaco, armato di una scopa. La sua funzione è quella di dare il via alle danze e alle mascherate, bussando alle porte delle abitazioni e avvisando i cittadini e i turisti che il Carnevale è ufficialmente iniziato. Questo rituale simboleggia il risveglio della comunità, accompagnato dall’urlo che risuona tra le strade: “ANDIAMO!!!”.
Il Kheirar, invece, è il re del Carnevale. Vestito di stracci e armato di una scopa, guida il corteo e spazza via simbolicamente le brutture e i mali dell’inverno, preparando l’arrivo della primavera. Questo gesto di pulizia è carico di significato, richiamando l’idea di rinnovamento e speranza, tipica delle celebrazioni primaverili.
La sfilata e la Notte delle Lanterne
La giornata culmina con la tradizionale “Notte delle Lanterne”, un momento magico che unisce tutti i partecipanti in un’atmosfera di festa e convivialità. Dopo una serie di balli e canti, il corteo guidato dal Rölar e dal Kheirar si snoda tra i boschi di abete, seguendo un percorso notturno che collega Sauris di Sopra e Sauris di Sotto. Durante il cammino, i partecipanti si fermano presso i vecchi stavoli, trasformati per l’occasione in punti di ristoro, dove possono gustare piatti tipici della gastronomia locale.
Le lanterne ad olio, che illuminano il percorso, creano un’atmosfera incantevole, mentre il suono delle fisarmoniche accompagna la festa fino a tarda notte. La piazza principale di Sauris di Sotto diventa il cuore pulsante delle celebrazioni, dove le tradizioni culinarie locali si fondono con la musica e il ballo, creando un’esperienza indimenticabile.
Le origini di una tradizione millenaria
Le origini del Carnevale di Sauris risalgono a secoli fa, quando i primi abitanti, giunti intorno al 1200 dalla vallata del Lesach in Austria, portarono con sé non solo lingua e tradizioni, ma anche le celebrazioni carnevalesche. Questi riti, tramandati di generazione in generazione, si sono mantenuti nel tempo, pur subendo alcune modifiche per adattarsi alle esigenze turistiche moderne.
Le maschere che partecipano al Carnevale sono divise in due categorie:
- Maschere Belle: indossano abiti tradizionali e decorazioni colorate.
- Maschere Brutte: caratterizzate da vestiti usurati e maschere di legno che ne celano l’identità.
Quest’anno, oltre a queste, è presente una nuova tipologia di maschera, la “Richè”, che si distingue per il suo vestito bianco e il cappellino decorato.
Un’esperienza per tutti
Partecipare al Carnevale di Sauris significa immergersi in un’atmosfera di festa, tradizione e cultura. Che si tratti di ballare attorno ai falò, gustare piatti tipici o semplicemente godere della compagnia di amici e familiari, questo evento offre qualcosa per tutti. La bellezza dei paesaggi alpini, unita alla magia dei riti carnevaleschi, fa di Sauris una meta imperdibile per chi desidera vivere un Carnevale autentico e indimenticabile, in una delle cornici più suggestive delle Alpi.