Cortina d’Ampezzo, 9 dicembre 2025 – Nel cuore delle Dolomiti, Cortina d’Ampezzo vede i prezzi delle case salire del 14% nell’ultimo anno. Lo dicono i dati diffusi ieri dall’Osservatorio Immobiliare Fimaa. La località veneta, conosciuta in tutto il mondo e sede delle Olimpiadi invernali 2026, resta però più accessibile rispetto ad altre star alpine. Il paragone con St. Moritz, in Svizzera, parla chiaro: qui si spende tra il 30 e il 40% in meno al metro quadro. Un risparmio che non ferma la voglia di comprare. “La domanda cresce, soprattutto tra famiglie lombarde e venete”, racconta al telefono Mario Pavan, agente immobiliare con trent’anni di esperienza sul campo.
Il boom immobiliare a Cortina d’Ampezzo
Secondo Fimaa, una seconda casa a Cortina costa in media sui 12.000 euro al metro quadro, con punte che superano i 20.000 euro vicino al centro storico o agli impianti sciistici. “A confronto con St. Moritz, dove si arriva quasi a 30.000 euro, qui c’è ancora margine per chi vuole investire”, spiega Pavan. L’accelerazione più forte è arrivata nell’ultimo semestre del 2025: l’attesa per le Olimpiadi e nuovi servizi turistici hanno dato una bella spinta al mercato.
Chi compra? “Per lo più professionisti di Milano e Padova, qualche imprenditore dall’Emilia e anche stranieri, ma in misura minore rispetto alla Svizzera”, conferma l’agente. Il Centro Studi Nomisma fa i conti: gli acquirenti stranieri rappresentano circa il 15%, contro il 40% di St. Moritz.
Prezzi a confronto: Cortina contro St. Moritz
La differenza resta evidente. La società svizzera Wüst Partner conferma che a St. Moritz si pagano tra i 18 e i 25 mila euro al metro quadro nelle zone meno centrali, mentre nei quartieri più esclusivi si superano i 30 mila euro. Questo gap del 30-40% si spiega con i servizi di alto livello presenti in Engadina e la fama internazionale della località svizzera. Ma come sottolinea Stefania Ramponi, consulente per investimenti immobiliari di lusso, “l’interesse per Cortina crescerà ancora, soprattutto grazie alle Olimpiadi: molti aspettano che arrivino nuove infrastrutture e alberghi”.
Domanda che corre: chi sceglie Cortina
Negli ultimi dodici mesi le richieste sono cresciute soprattutto prima delle vacanze di Natale e degli eventi sportivi importanti. Chi compra cerca soprattutto case già ristrutturate o pronte da abitare: “Le nuove costruzioni sono quasi introvabili – dice Pavan – e quando escono sul mercato spariscono in poche settimane”. Cresce anche chi punta agli affitti brevi, perfetti per chi vuole godersi le Dolomiti qualche mese all’anno senza impegnarsi in un acquisto.
Cosa va di moda? Appartamenti tra i 60 e i 120 metri quadri con due camere da letto e almeno un terrazzo panoramico. Il prezzo d’ingresso? Alto: guardando gli annunci sui principali siti immobiliari, difficilmente si trova qualcosa sotto il milione di euro.
Olimpiadi Milano-Cortina 2026: cosa cambia
I lavori legati alle Olimpiadi Invernali Milano-Cortina 2026 già si fanno sentire sul mercato e sui prezzi. La ristrutturazione degli impianti sportivi e la nuova viabilità (in particolare la variante da Longarone) stanno attirando investitori anche dall’estero. “Siamo solo all’inizio – dice Ramponi – questa è una trasformazione destinata a cambiare volto alla città”. Le previsioni parlano di nuovi aumenti nei prossimi 18 mesi, con rialzi anche oltre il 10%.
Qualche problema c’è però: la conformazione del territorio, l’alto livello di tutela ambientale e le rigide regole edilizie del Comune rendono difficile mettere sul mercato nuove case.
Come vanno le altre località montane italiane
Se Cortina vola, anche altri centri montani si muovono ma con prezzi più bassi. Fimaa segnala che a Madonna di Campiglio e Courmayeur si paga tra gli 8mila e i 10mila euro al metro quadro; nelle valli laterali si scende intorno ai 5-6mila euro. Nessuno però riesce ancora ad avvicinare l’effetto trainante che le Olimpiadi stanno dando alle Dolomiti ampezzane.
In conclusione – confermano dati e testimonianze raccolte sul posto – Cortina d’Ampezzo resta la meta preferita per chi cerca una seconda casa in montagna, con una domanda forte e un’offerta che fatica a tenere il passo. Un pensionato veneto incontrato ieri in centro lo riassume così: “Qui basta guardare le montagne ogni mattina per capire perché i prezzi non smettono di salire”.