Corfù, 30 dicembre 2025 – Corfù, gemma del Mar Ionio, resta una delle mete più amate dai viaggiatori, italiani e stranieri. La sua popolarità non accenna a calare. Fin dalle prime luci del mattino, la banchina del porto è un via vai continuo: famiglie in cerca di relax si alternano a giovani curiosi di scoprire l’anima più vera della Grecia. Ma qual è il segreto che rende questa isola così speciale, tra le tante dell’arcipelago ellenico?
Turismo a Corfù: tradizione e nuove ondate di visitatori
Fin dagli anni Sessanta, Corfù ha saputo ritagliarsi un posto d’onore tra le mete greche più gettonate a livello internazionale. I numeri parlano chiaro: secondo la Hellenic Statistical Authority, nel 2024 sono stati oltre 1,2 milioni i turisti nei mesi estivi, con una crescita costante rispetto agli anni precedenti. Gli italiani rappresentano circa il 15% di questi arrivi. Chi arriva qui cerca soprattutto le spiagge – Paleokastritsa e Glyfada sono tra le più frequentate –, ma anche i villaggi pieni di colori come Kassiopi o le strette vie della città vecchia, entrata nel 2007 nella lista Unesco.
Il fascino del mare e delle tradizioni locali
Ma Corfù non è solo mare. Nel cuore della città vecchia, nelle sue stradine acciottolate, si trovano ancora negozi che vendono prodotti artigianali: saponi all’olio d’oliva, ceramiche dipinte a mano e dolci tipici come il koumquat. “La stagione qui non finisce mai – racconta Yannis, che gestisce una taverna vicino a Liston – anche in pieno dicembre abbiamo il locale pieno di turisti inglesi e tedeschi”. Le acque limpide attirano inoltre molti appassionati di vela: l’Ionian Sailing Association segnala oltre 600 barche private passate tra aprile e ottobre.
Corfù tra storia, arte e cultura mediterranea
La vera forza dell’isola sta nella sua storia ricca e variegata. Fortezze veneziane si affiancano a monasteri ortodossi e residenze dell’Ottocento come l’Achilleion. L’insieme crea un’atmosfera unica: arcate veneziane, tetti con tegole rosse e piazze ombreggiate da platani che difficilmente si trovano altrove nel Mediterraneo. Ogni estate poi il festival internazionale di musica porta centinaia di spettatori da tutta Europa.
Le sfide del turismo oggi
Ma con la crescita arrivano anche i problemi. Come spiega Maria Tsatsou, assessore al turismo locale, “negli ultimi due anni la pressione sulle reti idriche e sui rifiuti è salita parecchio”. Per questo motivo il comune ha lanciato nel 2025 campagne per sensibilizzare turisti e residenti sull’uso consapevole dell’acqua. Nel frattempo i prezzi degli alloggi seguono la domanda: un appartamento in centro a luglio può superare i 120 euro a notte. Non mancano poi i disagi per il traffico nei punti più affollati durante l’estate.
Nuovi modi di viaggiare e scoprire Corfù
Negli ultimi tempi si è visto un cambiamento nelle preferenze dei visitatori: molti scelgono formule meno classiche, come gli agriturismi nell’entroterra o i tour enogastronomici nei borghi montani. Vassiliki, guida turistica dell’isola, racconta che “le richieste per escursioni a piedi e visite alle cantine sono raddoppiate dal 2020”. Così si scopre un altro volto dell’isola: uliveti secolari e sentieri nascosti nella macchia mediterranea che portano fino ai monasteri poco conosciuti.
Che cosa aspettarsi per l’estate 2026
Le prenotazioni per la prossima stagione estiva segnano già un +12% rispetto allo scorso anno. Gli operatori puntano su un turismo che sappia coniugare accoglienza e rispetto dell’ambiente: molte strutture hanno adottato pannelli solari o raccolta differenziata obbligatoria per gli ospiti. “Corfù vuole restare ospitale – dice Tsatsou – ma senza compromettere il suo equilibrio naturale”.
Tra partenze all’alba in traghetto e cene sulle terrazze con vista mare, l’isola continua a coltivare quel rapporto speciale con chi la visita. Un legame fatto di semplicità e paesaggi sempre nuovi che anche nel 2026 sembra destinato a durare ancora a lungo.