Roma, 11 dicembre 2025 – In Italia, il mondo dell’ospitalità sta cambiando volto. Hotel, bed and breakfast e case vacanza non sono più soltanto posti dove passare la notte. Sono diventati veri e propri spazi da vivere, dove ogni soggiorno racconta una storia. Da Milano a Palermo, passando per Bologna e le colline umbre, fioriscono strutture originali, spesso nate dal recupero di edifici dimenticati o abbandonati. Qui l’esperienza si fa personale: tra libri, memorie antiche e arte contemporanea, cambia il modo di viaggiare. Gli albergatori lo confermano: i clienti vogliono qualcosa su misura, un’accoglienza che parli a loro.
Camere colme di libri e cultura: il pernottamento che diventa lettura
Dietro la stazione Termini, in via Cavour a Roma, una vecchia libreria è diventata un bed and breakfast letterario. Ogni stanza porta il nome di un grande scrittore: “Dante”, “Calvino” o “Elsa Morante”. I libri sono dappertutto, sugli scaffali e sulle pareti con dediche appese qua e là. La colazione si consuma sfogliando pagine già sottolineate dagli ospiti. “Volevamo che chi venisse da noi si sentisse come se stesse entrando in un racconto”, racconta Chiara L., titolare della struttura. A Torino, a Firenze e in altre città simili iniziative stanno conquistando chi non cerca solo un posto dove dormire ma un motivo per fermarsi e rallentare. “Molti restano in stanza a leggere – aggiunge Chiara – magari escono meno ma portano con sé nuove idee.”
Ex case di tolleranza e monasteri: il fascino della memoria
Poco fuori dal centro di Parma, in Emilia-Romagna, una vecchia casa di tolleranza degli anni ‘30 ha trovato nuova vita come albergo dallo stile rétro. Arredi originali, fotografie d’epoca appese alle pareti, lettere scovate durante i lavori di ristrutturazione. “Non abbiamo cancellato il passato – spiega il proprietario –, lo abbiamo lasciato parlare accanto al presente.” Gli ospiti sono curiosi, chiedono storie e dettagli; cercano proprio quel tocco di mistero che rende unica l’esperienza. Un fenomeno simile riguarda anche le ex chiese sconsacrate: a Bologna, per esempio, una dimora storica del ‘700 è diventata un relais elegante dove ancora si respira la pace dei chiostri.
Alberghi-museo: arte contemporanea che si può toccare
Nel cuore di Milano, vicino a Porta Venezia, c’è un vero e proprio albergo-museo: quadri alle pareti, installazioni d’arte lungo i corridoi e performance dal vivo ogni settimana. Ogni camera porta la firma di un artista diverso. “Così nessun soggiorno è uguale all’altro,” sottolinea la direttrice Marta S. Qui dormire significa anche immergersi in una visita culturale a cielo aperto. Non sorprende che molti prenotino proprio per questa esperienza artistica oltre che per la posizione centrale. L’idea sta prendendo piede in tante città: secondo l’Associazione Italiana Alberghi per l’Arte, nel 2024 più di 150 strutture hanno aderito al progetto “Hotel is Art”.
Borghi abbandonati e case tra gli alberi: quando natura fa rima con ospitalità
Nelle campagne umbre e toscane spuntano molti esempi di borghi recuperati: piccoli hotel diffusi dove le vecchie case dei contadini tornano a vivere come camere, mentre gli spazi comuni ritrovano l’anima originale del villaggio. A Spello, ad esempio, si fa il check-in nella bottega alimentare storica del paese; la colazione viene servita nel forno comunitario rimesso a nuovo. E poi ci sono le case sugli alberi: nelle colline del Piemonte o del Friuli Venezia Giulia alcune aziende agricole hanno costruito baite sospese tra i rami degli alberi. “Molti cercano privacy e contatto diretto con la natura,” racconta Elena P., che gestisce una treehouse vicino Udine.
Perché scegliere il fuori dall’ordinario?
Le ragioni dietro questo successo sono tante ma c’è un filo comune: la voglia di qualcosa che esca dal normale. Un’indagine della Confcommercio parla chiaro: nel 2025 oltre il 32% delle prenotazioni sui principali portali riguarda strutture definite “uniche” o “tematiche”. “Oggi si cerca la sorpresa,” commenta un responsabile delle prenotazioni di una grande catena; quelle camere anonime sembrano non bastare più. Le recensioni online sono piene di frasi come “un’esperienza che resta dentro” o “un luogo con una storia da raccontare”.
E sembra solo l’inizio: uno storico locale di Matera ricorda che “in Italia il passato non manca mai; sta solo a noi trovare come farlo rivivere.” Per chi viaggia nel Belpaese oggi non resta che scegliere tra camera letteraria, ex convento, baita tra gli alberi o albergo-museo. Qualunque opzione scelga, sarà dura considerare il pernottamento solo una pausa fra una visita guidata e l’altra.