Milano, 11 dicembre 2025 – Trasformare un semplice soggiorno in un’esperienza unica: è questa la tendenza che sta prendendo piede negli ultimi mesi nel mondo dell’ospitalità italiana. Camere piene di libri, chiese antiche trasformate in alberghi e strutture che più che dormire sembrano dei piccoli musei. Da Torino a Firenze, passando per borghi della Basilicata fino alle ville sul Lago di Como, l’offerta si fa sempre più varia e spesso sorprendente. E i numeri, anche se ancora non del tutto sistematici, indicano una crescita. Secondo l’Osservatorio Nazionale Alberghi Diffusi, nel 2024 il 17% delle prenotazioni ha riguardato strutture “esperienziali”, con un aumento netto rispetto agli anni precedenti.
Libri, quadri e storie in ogni stanza
Nel cuore di Firenze, a due passi da Santa Croce, la pensione “Le Stanze del Libro” è un piccolo scrigno dove ogni parete è una libreria. I libri sono stati messi insieme negli anni da Miriam, ex insegnante di lettere, e sono a disposizione degli ospiti: romanzi, saggi, vecchi manuali. «C’è chi resta sveglio tutta la notte a leggere», racconta Miriam all’alba con la moka ancora sul fuoco, «e chi invece chiede solo silenzio. Ma spesso i libri diventano il pretesto per fare due chiacchiere». Ogni camera ha un tema: dal “Novecento italiano” al “Giallo europeo”.
Esperimenti simili spuntano anche altrove. A Torino, l’ex-albergo a ore “La Rosa Blu” è diventato oggi una struttura d’accoglienza che non nasconde le sue origini: camere con porte pesanti, numeri smaltati e oggetti d’epoca che raccontano senza filtri il passato. Chi ha curiosità può sfogliare un piccolo archivio con testimonianze delle “signorine” che vi lavoravano tra gli anni Sessanta e Settanta. «C’è chi viene qui solo per respirare quell’atmosfera», dice Luca Bianchi, il gestore quarantenne.
Chiese sconsacrate e hotel-museo
Invece, in alcuni casi si punta tutto sulla storia sacra. Nel borgo di San Ginesio, nelle Marche, una chiesa sconsacrata del Seicento è stata trasformata in cinque suite affrescate; l’altare è diventato sala colazione. Si dorme circondati da stucchi e putti ma senza sentirsi osservati. «Quando siamo arrivati qui dieci anni fa», spiega Monica Marini, architetto e proprietaria, «il tetto rischiava di crollare. Oggi invece le prenotazioni sono piene mesi prima».
In altre zone gli alberghi si trasformano in veri e propri musei temporanei: succede a Como, dove l’Hotel Villa Serbelloni alterna mostre di artisti locali a visite guidate nelle sale storiche. Le camere ospitano quadri e mobili originali dell’Ottocento: nessun dettaglio è lasciato al caso. Gli ospiti scattano foto o chiedono info sulle opere.
Le case con una storia da raccontare
In Basilicata, nel piccolo paese di Aliano, alcune case di tufo sono state trasformate in camere per viaggiatori senza TV – voluto – ma con libri di Carlo Levi e finestre affacciate sui calanchi polverosi. Gli host organizzano passeggiate letterarie e degustazioni tipiche in cucina. Qui si viene «per ascoltare le storie del paese», ammette Francesca, una delle giovani titolari.
Per chi cerca atmosfere più eleganti ci sono le ville sul Lago di Como: grandi saloni, biblioteche private e piccoli cinema riservati agli ospiti più esigenti. I prezzi? Dai 400 ai 2.000 euro a notte secondo la stagione, a conferma di una clientela internazionale in cerca di privacy e attenzione ai dettagli.
Il trend: dormire fuori dagli schemi per vivere davvero il viaggio
Secondo i dati diffusi da Federalberghi, cresce sempre più chi vuole esperienze fuori dall’ordinario: passare la notte in un monastero o in una stanza piena di dischi vale molto più del classico hotel quattro stelle. La ragione? «Oggi non basta più trovare un letto comodo», spiega Paola Rossi, esperta di turismo esperienziale. «Le persone vogliono vivere qualcosa da ricordare o da raccontare agli amici».
Anche sulle piattaforme online – da Airbnb a Booking – la domanda di alloggi particolari è aumentata del 22% nell’ultimo anno. Le recensioni premiano soprattutto chi offre spazi unici o storie personali dietro ai gestori.
La direzione sembra chiara: la vacanza non è più solo check-in e check-out ma diventa un racconto personale che si intreccia con i luoghi e le vite di chi li abita. In Italia, dove ogni edificio ha una storia da raccontare, l’ospitalità si rinnova ogni giorno un po’ di più.