Berlino, 11 dicembre 2025 – Ancora una volta è allarme nei cieli tedeschi. Nel 2025, l’Ufficio federale della polizia (Bka) ha contato oltre mille incursioni di droni, con quasi duemila velivoli senza pilota individuati vicino ad aeroporti, aree urbane e infrastrutture strategiche. Il dato, reso noto ieri mattina, fa tornare sotto i riflettori le preoccupazioni per la sicurezza nazionale e il controllo dello spazio aereo.
Allarme sicurezza aerea: cresce la tensione
Solo nelle ultime settimane non sono mancati episodi critici attorno all’aeroporto di Francoforte, uno degli scali più importanti d’Europa. Il caso più eclatante risale al 25 novembre, quando un drone ha costretto a bloccare decolli e atterraggi per quasi trenta minuti. “Quando un drone si avvicina troppo alle piste, non abbiamo scelta: dobbiamo intervenire subito”, spiega Christian Andresen, portavoce della polizia aeroportuale di Francoforte.
Le ripercussioni sono state immediate e pesanti: voli in ritardo, passeggeri bloccati e una serie di disagi a catena confermati dalle compagnie coinvolte.
Il rapporto annuale del Bka sottolinea un’impennata rispetto al 2024, quando si erano contate poco meno di 800 violazioni. Quasi duemila droni intercettati in mille episodi fanno suonare un campanello d’allarme che le autorità definiscono «preoccupante». Gli operatori aeroportuali sentiti dalla stampa tedesca nelle ultime ore parlano chiaramente di una sfida che diventa sempre più difficile da gestire.
Droni sempre più invadenti: dove avvengono le incursioni
Le intrusioni segnalate dal Bka non riguardano solo gli scali commerciali. Una buona parte è avvenuta sopra centri urbani molto popolati o vicino a centrali energetiche. “Nel 2025 abbiamo notato un cambiamento importante: i droni non servono più solo a fare foto o volare per hobby”, spiega una fonte del ministero dell’Interno.
Spesso dietro queste incursioni ci sono intenti di spionaggio industriale o atti vandalici, anche se i colpevoli vengono identificati solo in pochi casi.
La questione è complicata dalla difficile tracciabilità dei droni. Molti modelli si comprano online e si modificano facilmente per volare senza lasciare tracce. La polizia federale ammette le difficoltà nel risalire ai piloti, soprattutto quando vengono usate attrezzature avanzate.
Tecnologia in campo e lacune nelle regole
Sul fronte delle contromisure, la Germania ha messo in campo sistemi radar e software che tracciano i droni in tempo reale. Berlino, Monaco e Amburgo stanno sperimentando una rete di sensori capace di «vedere» i droni sospetti fino a cinque chilometri di distanza, come riferisce un responsabile della Dronetect GmbH.
Ma la legge resta indietro: “Ci sono norme, certo – dice il giurista Michael Krohn – ma molti piloti le ignorano o approfittano delle falle legislative”.
Il governo federale sta valutando nuove restrizioni: si pensa al divieto totale per i privati di sorvolare infrastrutture critiche e a multe più pesanti per chi viola le regole. Nancy Faeser, ministra degli Interni, ha spiegato durante un’audizione al Bundestag che “non si escludono misure eccezionali se la situazione dovesse peggiorare”.
Droni tra cittadini e professionisti: un problema quotidiano
Il fenomeno tocca da vicino anche chi vive nelle città. A Berlino non sono rari i casi di droni che volano sopra condomini o parchi alla sera. Erika Schulz, residente nel quartiere Prenzlauer Berg, racconta agli agenti di sentirsi «spiata». Altri lamentano rumori fastidiosi o temono incidenti con mezzi di soccorso in volo.
Anche chi usa il drone per lavoro – registi, giornalisti o fotografi – sente la pressione del clima diffidente. “Facciamo attenzione a rispettare tutte le regole – racconta un cameraman freelance – ma ora basta una svista per scatenare l’allarme”.
Droni in Germania: tra opportunità e rischi
L’Ufficio federale della polizia lancia un appello alla cautela: “I droni possono essere strumenti molto utili, ma serve responsabilità”, si legge nella nota ufficiale diffusa oggi.
Secondo l’associazione tedesca dei droni (BVCP), il mercato è in crescita continua: nel 2025 si contano già oltre 500 mila velivoli civili registrati. Un numero enorme che senza regole più rigide e tecnologie affidabili rischia però di diventare una vera minaccia per la sicurezza pubblica.
Solo trovando questo equilibrio tra innovazione e tutela dello spazio aereo sarà possibile andare avanti senza mettere a rischio cittadini e infrastrutture.
Per ora resta alta l’attenzione sui cieli tedeschi: non tutti i droni si vedono ad occhio nudo… ma ci sono eccome.