Lisbona, 29 dicembre 2025 – Portogallo, non solo Lisbona e Porto. Quando si arriva nel paese, spesso ci si ferma alle due città simbolo. Eppure, c’è un mondo – fatto di paesi costieri, spiagge dorate e angoli di pace – che sfugge al primo sguardo. Non sono pochi i viaggiatori che, dopo aver lasciato alle spalle la frenesia dei vicoli dell’Alfama o la dolce malinconia delle rive del Douro, decidono di spingersi oltre: alla ricerca di un’altra anima, forse meno nota ma altrettanto viva.
Tra spiagge e villaggi fuori rotta
Sulla costa meridionale, l’Algarve si presenta con le sue spiagge dorate, le scogliere scolpite dal vento senza fretta e paesi dove il tempo sembra fermarsi. A Lagos, per esempio, la sera non è solo movida. C’è chi sceglie piccoli ristoranti di pesce – sardine alla griglia, vino bianco locale – e chi si ferma ad ascoltare storie di pescatori al porto. Poco lontano, le grotte marine di Benagil attirano i più curiosi. “Qui ti senti davvero lontano da tutto,” racconta Rita, portoghese di origini italiane che ha scelto di vivere qui dal 2021. “Le città sono belle, ma in queste spiagge trovi il Portogallo più vero”.
Non c’è solo l’Algarve. Risalendo lungo la costa atlantica si incontrano le onde di Peniche e Nazaré – paradiso per surfisti ma anche per chi cerca panorami mozzafiato. Nazaré, soprattutto in autunno, si riempie di appassionati venuti a vedere le onde giganti: un fenomeno unico in Europa, spiegano gli esperti dell’Università di Coimbra, causato da un canyon sottomarino che amplifica l’energia del mare.
L’entroterra che non ti aspetti
Allontanandosi dall’oceano, il Portogallo offre borghi silenziosi e colline punteggiate da ulivi e vigneti. A Monsaraz, nell’Alentejo, mura antiche e silenzi profondi. Gli abitanti sono poco più di 700; la vita scorre lenta tra botteghe artigiane e terrazze panoramiche dove si serve ginjinha, il tipico liquore alle ciliegie. In estate il caldo può farsi sentire – spesso sopra i 35 gradi – ma le notti stellate (così dicono anche i dati dell’ente turistico portoghese) fanno dimenticare il caldo del giorno.
Più a nord c’è la Douro Valley, patrimonio Unesco dal 2001: colline ricamate da vigne e aziende familiari dove il porto viene prodotto ancora secondo la tradizione. “Il nostro segreto? Lavorare rispettando la terra,” racconta Sofia Vieira, responsabile della cantina Quinta do Pego. Qui si arriva spesso in auto da Porto – meno di due ore – ma molti scelgono il battello sul fiume per godersi i colori dei vigneti d’autunno.
Il fascino delle isole: Madeira e Azzorre
Chi cerca natura selvaggia punta alle isole: Madeira, con i suoi sentieri sospesi tra mare e foresta (la levada das 25 Fontes è uno dei percorsi preferiti dagli escursionisti), o le Azzorre dove balene e delfini vengono avvistati quasi tutto l’anno. A Ponta Delgada, capoluogo di São Miguel, i mercati del pesce aprono all’alba e la gente sorride spesso ai turisti italiani: “Tornano sempre,” scherza Manuel, guida locale che lavora con gruppi dall’Italia da oltre dieci anni.
Secondo i dati dell’Ente Nazionale Portoghese per il Turismo, il flusso di visitatori nelle isole è cresciuto del 18% nell’ultimo anno. “Le Azzorre piacciono perché restano autentiche,” conferma João Tomás, esperto del settore ricettivo. Quanto ai costi? Una settimana a luglio può partire da 700 euro a persona, volo incluso (fonte: tour operator locali).
Un viaggio oltre le capitali
Per chi pensa al Portogallo come a una meta da cartolina – azulejos blu, funicolari color pastello e tram sferraglianti – scoprire le zone meno battute diventa un’esperienza diversa. Cambiano gli accenti nei dialetti locali; cambiano anche le ricette: nel Minho si mangia ovunque la zuppa caldo verde; nel Ribatejo trionfano carne alla brace e riso con anatra.
La bellezza dei paesi meno noti non sta solo nei panorami o nei tramonti sull’oceano. È nel ritmo lento delle giornate; nell’accoglienza discreta delle persone che raccontano – senza fretta – la loro terra. “Non sono mai stata a Lisbona,” ammette Maria Lopes, pensionata che vive a Tavira. “Ma qui non mi manca niente”.
Un viaggio in Portogallo può partire dalle vie acciottolate di Porto o Lisbona. Ma è lasciando le città alle spalle che si scopre davvero la varietà profonda di un paese fatto di storia e natura, silenzi e vita quotidiana. Ed è proprio fuori rotta che il Portogallo continua a sorprendere.