I 5 borghi più alti d’Italia

I pittoreschi borghi più alti d’Italia sono una serie di affascinanti centri abitati situati in cima a maestose montagne, distinti per le loro origini e tradizioni, ma uniti dal fatto di contemplare il mondo dall’alto. Esplorare questi centri esclusivi significa immergersi in un piccolo paradiso, dove l’atmosfera è rarefatta e la vista è stupefacente, tra paesaggi montani fiabeschi coperti di neve o avvolti dal verde di boschi rigogliosi. Piemonte, Valle d’Aosta e Lombardia sono le regioni che accolgono il maggior numero di questi pittoreschi borghi, offrendo suggestioni uniche da scoprire in un coinvolgente viaggio verso l’alto. Ma vediamo quali sono questi borghi.

Luoghi affascinanti e incredibili a migliaia di chilometri sul livello del mare: ecco quali sono i borghi più alti d’Italia

Vivere in montagna e ad alta quota può sembrare spaventoso e molto complicato per quanto riguarda i rapporti umani, ma è anche un modo per riacquistare il relax e la tranquillità che nelle città risulta essere quasi inesistente, un modo per riappacificarsi con se stessi e assaporare un po’ di aria pulita. Per chiunque volesse vivere un’esperienza del genere, o anche soltanto trascorrere qualche giorno in questo modo, ecco la lista dei borghi più alti d’Italia.

Sestriere

La sede comunale di Sestriere (2035 m s.l.m.) è l’unica in Italia a superare i 2000 metri. In Piemonte, Sestriere può essere indubbiamente considerato il comune più elevato del paese, un borgo di montagna contemporaneo e, al tempo stesso, ricco di radici storiche. L’impulso a crearlo venne da Giovanni Agnelli, il fondatore di FIAT, che a partire dal 1930 si impegnò nella costruzione di alberghi e funivie per collegare le sue proprietà. Quattro anni dopo, nel 1934, Champlas du Col, Pragelato e Sauze di Cesana cedettero parte dei loro terreni, dando vita al borgo più elevato d’Italia. Qui le temperature possono scendere a 0 gradi anche a maggio, e la neve è quasi sempre presente.

Sestriere
Sestriere | Pixabay @AndrejaPotocnik – Okviaggi.it

Chamois

Rinomato per il camoscio, sia nel nome che nella realtà, Chamois (1818 m s.l.m.) è, appunto, il villaggio dei camosci situato a Valtournenche, il più elevato della Valle d’Aosta e, al tempo stesso, caratterizzato da una storia un po’ enigmatica. Non sembra essere un insediamento di epoca romana, come molti altri luoghi in Valle d’Aosta, ma si presume possa risalire al periodo medievale. Indipendentemente dalla sua origine, gli Challant sono stati responsabili della sua blasonatura, mentre la storia ha donato al villaggio alcuni punti di interesse: una suggestiva chiesa parrocchiale in legno, il primo altiporto d’Italia (un piccolo aeroporto ad alta quota) e persino un santuario, quello di San Domenico Savio, eretto a una notevole quota di 2500 metri.

Livigno

Oltre alla sua particolarità di essere una zona franca, il che incoraggia il turismo per l’acquisto di beni esenti da tasse, Livigno offre un’ampia gamma di attrazioni ai visitatori. Questa rinomata località sciistica è anche una destinazione turistica apprezzata da escursionisti e amanti della natura, desiderosi di respirare aria fresca e di sfidare record. Livigno sarà una delle protagoniste delle prossime Olimpiadi invernali 2026 a Milano-Cortina. Sebbene Sestriere sia il comune più elevato d’Italia, la frazione più alta d’Italia è Trepalle, parte integrante di Livigno. Qui, si raggiungono i 2069 metri s.l.m., facendone contemporaneamente il secondo insediamento urbano più elevato d’Europa. Inoltre, è anche il più freddo, con temperature che possono scendere fino a -40 gradi, un fenomeno molto frequente tra Livigno e Trepalle.

Claviere

Claviere (1760 m s.l.m.) si posiziona come il quarto comune più elevato d’Italia e il secondo in Piemonte. Anticamente noto come Monte Giano, il suo attuale nome deriva dalla sua storica e geografica prossimità alla Francia. Il confine tra Italia e Francia attraversa proprio questo luogo, che in passato ospitava un valico doganale, ormai non più necessario grazie all’Unione Europea. Tra le curiosità che invitano a una sosta in questo borgo piemontese, spicca il ponte tibetano più lungo al mondo, situato presso le Gorge di San Gervasio, con una lunghezza di quasi 500 metri (408 + 70 di passerella) e un’altezza di almeno 25 metri dal fondovalle.

Rhêmes-Notre-Dame

A sud delle Alpi Graie, torniamo nella Valle d’Aosta per completare la lista dei primi cinque borghi più elevati d’Italia con Rhêmes-Notre-Dame. Immerso nel cuore del Parco Nazionale del Gran Paradiso, il comune è diviso in numerose piccole frazioni e centri abitati, con Bruil come capoluogo. In passato, Rhêmes-Notre-Dame fu temporaneamente unito a Rhêmes-Saint-Georges con un’italianizzazione del nome, ma riacquistò la sua autonomia nel 1946. Un’escursione interessante nei dintorni porta ai laghi del Pellaud, alimentati da cascatelle che Henri Bristin sfruttò nel 1921 per costruire una centrale idroelettrica in miniatura, riconvertendo un vecchio mulino da cereali.

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