Il fascino del Busójárás: un Carnevale unico in Ungheria

Il fascino del Busójárás: un Carnevale unico in Ungheria

Il fascino del Busójárás: un Carnevale unico in Ungheria

Simona Carlini

8 Novembre 2025

Mohács, 8 febbraio 2024 – Questa mattina è partito il Carnevale di Mohács, noto come Busójárás, che ha trasformato il piccolo paese sulle rive del Danubio in un’esplosione di colori, suoni e tradizioni. Fino al 13 febbraio, migliaia di persone, ungheresi e turisti, affolleranno le strade per uno degli eventi più antichi e suggestivi dell’Europa centrale. Una festa che, tra folklore e cibo, celebra il passaggio dall’inverno alla primavera, seguendo una tradizione che risale al XVIII secolo.

Busójárás: maschere di legno e antichi rituali

Al centro della festa ci sono i Busó: uomini con maschere di legno intagliate a mano, pellicce e campanacci. Queste figure, parte integrante della cultura locale, sfilano spesso al tramonto, gridando il tradizionale “bao-bao” e facendo rumore con strumenti artigianali. “Ogni maschera è unica, creata da artigiani di Mohács”, spiega István, uno dei veterani della manifestazione. La sfilata attraversa la piazza Szabadság e arriva fino al lungofiume, tra balli improvvisati e canti popolari. La musica folk, suonata da gruppi del posto, accompagna tutta la giornata e invita il pubblico a unirsi.

Farsangtemetés: l’addio all’inverno tra fuochi e danze

Uno dei momenti più attesi è il Farsangtemetés, il “funerale del Carnevale”. La sera, nella piazza principale, si accende un grande falò attorno a cui si radunano Busó, abitanti e visitatori. Il fuoco, simbolo di rinascita, serve a scacciare l’inverno e a richiamare la primavera. “È una tradizione che ci tiene uniti”, racconta Erzsébet, che partecipa da decenni con la sua famiglia. Tra una danza e l’altra, si sentono i colpi dei cannoni turchi, un richiamo alle vecchie battaglie della zona, mentre la musica si fa più intensa. Quando le fiamme si abbassano, la folla si disperde lentamente per le vie illuminate.

Sapori di festa: ciambelle e vino tra le bancarelle

Non si può parlare del Carnevale di Mohács senza fermarsi alle bancarelle del cibo. Qui si gustano piatti tipici come lo stufato di carne, i salumi affumicati e soprattutto le ciambelle di carnevale, dolci o salate, semplici o ripiene. “Le preparo seguendo la ricetta di mia nonna”, confida una venditrice in costume tradizionale. In Ungheria, le ciambelle sono legate a vecchie superstizioni: nella vicina Szerémség si diceva che proteggessero le case dalle tempeste. Il vino locale è il compagno ideale per ogni assaggio; i produttori della zona offrono calici ai visitatori fino a tarda sera.

Come arrivare e cosa aspettarsi

L’evento si tiene dall’8 al 13 febbraio 2024 nel centro storico di Mohács. L’ingresso è gratuito e le attività iniziano al mattino, con il momento clou nel fine settimana. Chi arriva da Budapest, a circa due ore di auto, può scegliere tra treni e autobus; la stazione ferroviaria si trova a pochi minuti a piedi dalla piazza principale. Nei dintorni del centro vengono allestiti parcheggi per facilitare l’accesso.

Un tuffo nella tradizione e nella vita della comunità

Il Carnevale di Mohács non è solo una festa, ma un rito che coinvolge tutta la comunità, dai più anziani ai bambini. “Qui si respira ancora l’aria di un tempo”, dice un turista italiano arrivato con amici. Le maschere, i fuochi e i sapori raccontano una storia che si ripete ogni anno, tra memoria e futuro. Ma basta fermarsi un attimo in piazza per capire che il vero cuore della festa sono le persone: chi balla, chi ride, chi guarda. Tutti insieme, in questo angolo sulle rive del Danubio, danno vita a un mosaico unico e vibrante.

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