Il Lago di Garda, il più grande specchio d’acqua in Italia, è al centro di una proposta innovativa che potrebbe segnare una svolta significativa nella tutela ambientale. L’idea di riconoscere il lago come “soggetto giuridico” nasce dalla necessità di proteggere questo ecosistema unico da un turismo di massa e da un sfruttamento sempre più insostenibile. Questa iniziativa non è solo un gesto simbolico, ma rappresenta un grido d’allerta per chi vive e ama quest’area, desideroso di preservarla per le generazioni future.
Ogni anno, il Lago di Garda accoglie oltre 26 milioni di visitatori, un numero che mette in evidenza la pressione esercitata sul territorio rispetto ai soli 190.000 residenti. Questo afflusso massiccio ha portato a una crescita esponenziale di costruzioni e infrastrutture, minacciando l’equilibrio ecologico del lago. Diverse associazioni, studiosi e cittadini si sono uniti per promuovere un cambiamento culturale: non più il lago come risorsa da sfruttare, ma come entità da tutelare e valorizzare.
il movimento per i diritti del lago di garda
La Federazione per il riconoscimento dei diritti del Lago di Garda è tra i principali promotori di questa iniziativa, unendo diverse associazioni, comitati locali e attivisti, tra cui Legambiente e Gaia animali e ambiente. Insieme, hanno redatto una “Carta dei diritti del Lago di Garda”, un documento che, pur non avendo valore giuridico vincolante, rappresenta un passo fondamentale verso una proposta di legge nazionale. Questo strumento politico e culturale mira a:
- Sensibilizzare l’opinione pubblica.
- Stimolare il dibattito sulla gestione delle risorse naturali.
- Promuovere una visione di tutela ambientale più ampia.
riconoscere i diritti degli ecosistemi
Il concetto di riconoscere diritti a un ecosistema come il Lago di Garda si inserisce in una discussione più ampia sul costituzionalismo ambientale. Come ha affermato Pasquale Viola, docente di European and comparative environmental law all’Università di Trieste, la tutela ambientale attuale non è sufficiente. “Il diritto deve aggiornarsi alla crisi ecologica, non il contrario”, ha sottolineato, evidenziando l’urgenza di un approccio giuridico che veda gli ecosistemi come entità autonome con diritti propri.
Ma cosa implica concretamente il riconoscimento del lago come soggetto giuridico? Roberto Louvin, giurista esperto in diritto ambientale, ha spiegato che questo cambiamento rappresenterebbe una rottura con la tradizionale concezione della proprietà privata e dell’utilità economica. “Significa che chiunque, in nome del lago, possa attivare strumenti di difesa giuridica per il suo interesse, e non solo per quello umano”. Questa visione pone il Lago di Garda su un piano di uguaglianza con gli esseri umani, attribuendogli diritti che vanno oltre la mera proprietà.
un cambiamento culturale e giuridico
A livello globale, l’idea di attribuire diritti giuridici a elementi naturali ha preso piede in vari paesi. Ecco alcuni esempi significativi:
- Fiume Atrato in Colombia: riconosciuto come soggetto di diritti dalla Corte Costituzionale nel 2016.
- Lago Waikaremoana e Parco Nazionale Te Urewera in Nuova Zelanda: riconoscimento nel 2017, restituendo sovranità giuridica al popolo Māori.
- Lago Erie in Ontario, Canada: personalità giuridica riconosciuta dalle Prime Nazioni Anishinaabe nel 2021.
- Laguna del Mar Menor in Spagna: soggetto di diritto nel 2022.
Questi esempi dimostrano come, in diverse parti del mondo, si stia cercando di ripensare il nostro rapporto con la natura, considerando gli elementi naturali non più come semplici risorse, ma come entità vive e portatrici di diritti.
Il Lago di Garda, con la sua bellezza mozzafiato e la sua ricca biodiversità, si fa portavoce di una nuova visione della relazione tra uomo e natura. La sua candidatura a soggetto giuridico rappresenta un’opportunità unica per promuovere una gestione sostenibile delle risorse naturali e per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza di proteggere i nostri ecosistemi. La sfida è dunque quella di passare dalle parole ai fatti, affinché il Lago di Garda possa realmente diventare un simbolo di un cambiamento culturale e giuridico che potrebbe avere ripercussioni ben oltre i confini nazionali.