Alta Badia, 26 dicembre 2025 – Chi sceglie l’Alta Badia per una vacanza sulla neve si trova immerso tra le montagne dell’Alto Adige in un mix perfetto: sciare su piste storiche, partecipare a eventi esclusivi e vivere esperienze che vanno ben oltre gli sci, dal primo chiarore dell’alba fino a sera tardi. La stagione invernale nella valle ladina – aperta ufficialmente lo scorso 7 dicembre – richiama ogni anno migliaia di appassionati e famiglie, attratti da un’offerta che unisce sport, natura e tradizione.
Discese da leggenda e piste famose
Appena arrivati, la prima tappa è naturalmente quella dei tracciati celebri nel mondo: la Gran Risa, sede fissa della Coppa del Mondo di sci, conquista per il suo dislivello impegnativo e le curve strette, anche quando non ci sono le gare. Gli impianti aprono alle 8:30 e già dalle prime luci del mattino sciatori con caschi colorati si mettono in fila ai tornelli. «Ogni anno torno qui, ma l’atmosfera cambia sempre», racconta Marco Dall’Oglio, maestro di sci che accompagna gruppi di principianti tra Colfosco e La Villa.
C’è poi chi ama piste meno frequentate: dal Piz La Ila al Pralongià, sono più di 130 chilometri di piste per tutti i livelli. Le seggiovie – alcune riscaldate – salgono tranquille tra gli abeti coperti di neve. Sotto gli sci la neve battuta resiste anche nei giorni più miti. Ma Alta Badia non è solo sci: i panorami sono spettacolari, dal Sella alle Tofane, con il sole che filtra tra le cime.
Sci all’alba e discese sotto le stelle
Tra le esperienze più gettonate c’è lo sci all’alba, tanto che il consorzio turistico ha già registrato il tutto esaurito per le prossime settimane. Si parte poco prima delle 7:00 dal Piz Sorega: «Scendere sulle piste con l’alba è qualcosa di unico», spiega Petra Valentini, responsabile eventi del consorzio. Si sale in funivia quando ancora è buio e qualche stella brilla sopra Corvara. Poi arriva la luce rosata che trasforma i pendii mentre i primi sciatori si sfidano nel silenzio.
Da gennaio tornano anche le discese notturne a San Cassiano. Le piste illuminate si animano dopo le 18:00 e quest’anno c’è una novità gustosa: si può cenare in quota nei rifugi aperti apposta per l’occasione. Tavoli prenotati con largo anticipo e menù che mescolano piatti ladini a vini locali. «È un modo diverso di vivere la montagna, senza fretta», commenta Walter Pramstrahler, chef al rifugio Bioch.
Eventi da non perdere e tradizioni vive
Durante l’inverno l’Alta Badia ospita appuntamenti che scandiscono la stagione. Tra questi spicca la “Ski Wine Safari” del 19 gennaio: si scia tra rifugi selezionati assaggiando vini dell’Alto Adige, con soste nelle baite sul Pralongià. L’atmosfera è rilassata; c’è chi si prende una pausa davanti a un bicchiere di Lagrein o a uno speck tagliato spesso.
Non mancano i mercatini natalizi: quello di La Villa sotto il campanile illuminato resta aperto fino al 6 gennaio con artigianato locale e dolci tipici. I bambini girano tra casette di legno mentre nell’aria si sente profumo di cannella e fieno. Nel programma ci sono anche gare amatoriali e manifestazioni di sci alpinismo come la “Sellaronda Skimarathon”, che ogni anno attira oltre mille partecipanti pronti a sfidarsi sui passi dolomitici.
Fuori pista e relax per tutti
Per chi non scia c’è tanto da fare: dalle passeggiate con le ciaspole ai margini dei boschi – uno dei sentieri più belli parte da Colfosco verso il Parco Naturale Puez-Odle – a sessioni di yoga sulla neve fino alle spa panoramiche con vista sulle Dolomiti. I prezzi variano: lo skipass adulto supera i 65 euro al giorno; le escursioni guidate costano intorno ai 35 euro.
Nel tardo pomeriggio i rifugi si svuotano piano piano; dalla terrazza del Club Moritzino il sole cala dietro il Sassongher, la musica si abbassa. È una stagione ricca di appuntamenti dove il tempo sembra rallentare, tra sport e tranquillità. Chi viene qui porta a casa non solo foto da cartolina ma anche il ricordo vivo di un angolo d’inverno dove la routine resta fuori dalla porta.