L’overtourism colpisce anche Tokyo: la situazione e l’allarme

Overtourism a Tokyo

Overtourism a Tokyo | Pixabay @Daniel_Machacek - Okviaggi

Federico Liberi

14 Dicembre 2025

Tokyo, l’afflusso record di visitatori mette a rischio l’equilibrio tra tradizione e modernità: è allarme overtourism anche in Giappone

Tokyo affronta una nuova emergenza legata all’overtourism, con particolare attenzione al celebre mercato del pesce di Tsukiji, un luogo storico che rischia di perdere la sua autenticità a causa dell’eccessivo afflusso turistico. Nonostante il trasferimento del mercato all’ingrosso interno a Toyosu nel 2018, il mercato esterno di Tsukiji continua a essere meta di migliaia di visitatori, soprattutto nel periodo natalizio, quando la domanda di prodotti per il Capodanno giapponese raggiunge il picco.

Overtourism, l’allarme di Tokyo: “A dicembre non venite”

Il Tsukiji Food Town Development Council ha lanciato un appello senza precedenti, esposto in diversi manifesti affissi dal 1° dicembre, che invita i turisti a evitare il mercato nel mese più critico dell’anno per non compromettere il flusso di lavoro e la qualità del servizio. Questo invito nasce dall’esperienza di dicembre 2024, quando la folla ha creato congestioni estreme, con deflussi che hanno richiesto ore e hanno messo a dura prova gli operatori locali. Il presidente del consorzio Tsukiji, Yoshitsugu Kitada, ha ribadito che l’infrastruttura del mercato non è mai stata progettata per gestire decine di migliaia di turisti, ma è pensata per professionisti del settore e clienti abituali.

Il cartello all’ingresso recita in inglese: Please refrain from sightseeing in December, un invito diretto e chiaro che riflette la fragilità di un sistema storico che convive con le moderne pressioni del turismo globale. Le regole di comportamento per i visitatori sono state codificate, ma risultano insufficienti quando la densità degli spazi supera i limiti di sicurezza, come accaduto recentemente.

Tsukiji, un mercato storico in bilico tra tradizione e modernità

Fondato nel XVII secolo durante il regime Tokugawa, il mercato ittico di Tsukiji ha attraversato numerose sfide storiche, dal grande incendio del 1657 al terremoto del 1932 e ai bombardamenti della Seconda guerra mondiale. Nonostante il trasferimento del mercato interno a Toyosu, dove è stata creata una struttura moderna e igienica con spazi per i visitatori, il mercato esterno conserva la sua anima tradizionale fatta di vicoli stretti, botteghe storiche e ristorantini di sushi di fama mondiale.

Il mercato esterno mantiene una vitalità autentica, con la vendita di pesce fresco, utensili da cucina e specialità gastronomiche come il tamago alla piastra. Tuttavia, l’intenso afflusso turistico, soprattutto durante le festività natalizie, rischia di trasformare questo luogo unico in una “trappola per turisti” con problemi di igiene e sovraffollamento segnalati anche sui social media.

Gestione del turismo e strategie di convivenza

La città di Tokyo sta sperimentando misure mirate per gestire i flussi turistici nelle sue aree più affollate. Oltre a Tsukiji, anche quartieri come Shibuya hanno adottato limitazioni per eventi di massa. L’appello a non visitare Tsukiji a dicembre si inserisce in un piano più ampio volto a creare un “calendario della convivenza” tra residenti, lavoratori e turisti.

Per chi desidera comunque vivere l’esperienza gastronomica tipica, il complesso Toyosu Senkyaku Banrai, inaugurato nel 2024, offre spazi ampi, ristoranti specializzati e una filiera del fresco osservabile senza interferire con il lavoro degli operatori. A Tsukiji, invece, si raccomanda di visitare il mercato molto presto al mattino, in piccoli gruppi e rispettando le otto regole del mercato, come il divieto di mangiare camminando e la priorità ai compratori professionisti fino alle 9:00.

La capitale giapponese, con quasi 14 milioni di abitanti e una metropoli che si estende su 2.194 km², si trova a dover bilanciare un turismo in crescita record – con oltre 36 milioni di arrivi nel 2024 e picchi mensili da milioni di visitatori – con la tutela di un patrimonio culturale e storico fondamentale per la sua identità. Tsukiji rappresenta così un emblema della sfida globale del turismo sostenibile: preservare l’autenticità senza rinunciare all’attrattiva internazionale.

Change privacy settings
×