Napoli, 7 novembre 2025 – Antonio Conte si prepara a vivere settimane decisive con il Napoli. La sua strategia? Sembra un vero e proprio “io contro tutti”. Nel silenzio che avvolge la società, il tecnico salentino resta sotto i riflettori, mentre il presidente Aurelio De Laurentiis preferisce non esporsi. Le prossime partite saranno un crocevia fondamentale per la stagione azzurra.
Conte sotto i riflettori, De Laurentiis tace
Il calendario non lascia scampo. Dopo la trasferta di Bologna domenica 9 novembre alle 15, il Napoli dovrà affrontare una serie di sfide serrate. Sabato 22 novembre alle 20:45 il Maradona ospiterà l’Atalanta, poi il 30 novembre si va a Roma contro la Roma. Il 7 dicembre, infine, il big match con la Juventus. Un vero tour de force, senza pause.
In mezzo a tutto questo, Conte ha scelto di parlare poco ma chiaro. “So cosa vuol dire lavorare sotto pressione – ha detto ai suoi collaboratori a Castel Volturno – qui serve soprattutto unità, non parole”. Spesso appare isolato, quasi volesse tenere le distanze dal resto del mondo Napoli. Un piano studiato? Chi lo conosce è convinto di sì: “Antonio vuole che la squadra ascolti solo lui”, racconta un membro dello staff.
Una stagione da capire: tra sogni e tensioni
Il Napoli arriva a questo momento con una classifica che non riflette le ambizioni iniziali. Dopo un avvio incerto, la squadra ha alternato alti e bassi, con qualche passo falso inatteso. I tifosi non hanno mai smesso di sostenerla, ma le critiche sono arrivate, soprattutto dopo i pareggi interni con squadre alla portata.
In città si respira un’aria sospesa. Nei bar del Vomero e tra i vicoli dei Quartieri Spagnoli si parla a voce alta delle scelte di Conte e del silenzio di De Laurentiis. “Il presidente non parla più”, dice un abbonato storico fuori dallo stadio Maradona, “forse aspetta che risponda il campo”. Una sensazione condivisa anche dentro la società: nessuna parola ufficiale dalla dirigenza.
Calendario fitto, zero margini d’errore
Il mese che arriva sarà decisivo. Dopo la Juventus, il Napoli affronterà l’Udinese (14 dicembre), la Cremonese (28 dicembre) e la Lazio (4 gennaio). Partite pesanti per la corsa europea. Il 7 gennaio tocca al Verona, poi l’Inter l’11 gennaio. Un ritmo serrato che impone scelte nette.
Conte lo sa bene. Nei colloqui con la squadra ha insistito: “Dobbiamo fare gruppo, niente polemiche o passi falsi”. “Si vince solo se remiamo tutti insieme”, avrebbe detto nello spogliatoio dopo l’allenamento. Eppure, qualche tensione c’è. Alcuni veterani chiedono più chiarezza sul futuro, sia tecnico che societario.
La piazza aspetta: tra speranze e dubbi
Intanto, i tifosi osservano e aspettano. I social raccontano di una città divisa tra fiducia e scetticismo. “Conte è uno che non molla mai”, scrive qualcuno su X (ex Twitter). Altri invece chiedono più trasparenza dalla società. Il silenzio di De Laurentiis pesa, come un macigno: niente conferenze, nessun messaggio dopo le ultime gare.
Solo allora si capirà se questa strategia dell’“io contro tutti” darà i suoi frutti o isolerà ancora di più l’allenatore. Per ora, a Napoli si guarda al campo: sabato a Bologna sarà il primo vero test. E in città, tra una sfogliatella e un caffè al banco, si continua a parlare di una cosa sola: il futuro del Napoli passa da qui.