Le 10 Maratone Più Belle del Mondo da Correre: Panorami Mozzafiato e Gare Indimenticabili

Giulia Ruberti

15 Dicembre 2025

New York, 15 dicembre 2025 – Dalla Giordania agli Stati Uniti, passando per le grandi capitali europee, il calendario delle maratone internazionali continua a richiamare corridori e appassionati. Domenica mattina, nelle strade di Petra e lungo i viali di Central Park, migliaia di atleti si sono messi alla prova. La motivazione va oltre il cronometro: qui la bellezza del paesaggio si intreccia con la fatica, regalando un’esperienza che va ben oltre il traguardo.

Petra e la corsa nel deserto: tra storia e sabbia

In Giordania, ai primi di novembre, la Petra Desert Marathon cambia ogni anno le regole della corsa su strada. Non basta avere gambe forti: ci vuole testa, fiato e uno sguardo attento al paesaggio. La partenza è all’alba, appena fuori dalla Porta del Tesoro. Intorno – lo raccontano tutti – solo rocce rosse e il silenzio del deserto.

“Correre qui ti cambia. È come attraversare il tempo, non solo la polvere,” dice Anna Vitale, 34 anni, arrivata da Palermo per vivere l’emozione della maratona tra i canyon nabatei. Il percorso si arrampica tra alture e vallate, con più di 1.000 metri di dislivello. L’arrivo nella Città Rosa antica lascia senza fiato: qui la fatica diventa un ricordo, mentre la sabbia resta addosso per giorni.

New York, una folla che spinge oltre ogni limite

Ogni autunno la New York City Marathon trasforma la metropoli in una festa enorme. Quarantadue chilometri con più di 50mila corridori da ogni parte del mondo e un tifo che non smette mai. La partenza è all’alba da Staten Island: sul Verrazzano Bridge si mescolano sorrisi, maglie colorate e qualcuno che scatta foto.

Central Park è l’ultimo scoglio, quando le gambe gridano stanchezza ma l’adrenalina tiene duro. “Non esiste una maratona come questa,” racconta Marco Guidi, 41 anni, milanese alla sua terza volta. “I quartieri cambiano sotto i piedi: c’è Harlem che fa sentire la sua voce forte, poi Fifth Avenue che ti accompagna quasi in braccio al traguardo.” Gli organizzatori parlano di più di 2 milioni di spettatori lungo il percorso. Qui la città non si ferma mai.

Londra e Berlino: storia da un lato, velocità dall’altro

In Europa ci sono due maratone che tutti vogliono correre: Londra e Berlino. A Londra si parte ad aprile dal Greenwich Park con arrivo davanti a Buckingham Palace. Il percorso attraversa i simboli della capitale inglese – Tower Bridge, Parlamento, rive del Tamigi – spesso sotto una pioggia leggera che accompagna gli atleti.

Berlino invece è il paradiso per chi punta al record personale: strada piatta e clima fresco a settembre aiutano a spingere forte. Nel 2023 Eliud Kipchoge ha corso sotto le 2 ore e 2 minuti proprio qui, confermandosi re della lunga distanza. “La velocità che senti a Berlino non l’ho mai trovata altrove,” ha raccontato poco tempo fa il giovane tedesco Jonas Kreft.

Parigi e Roma: maratone tra arte e monumenti

Non si può dimenticare Parigi con la sua maratona primaverile che attraversa Champs-Élysées, Bastiglia e Torre Eiffel in un percorso lungo ma coinvolgente. Ogni anno oltre 60mila corridori si mettono in gioco in un’atmosfera cosmopolita e organizzata nei minimi dettagli.

Anche Roma regala emozioni speciali. A fine marzo o inizio aprile migliaia di runner partono da Via dei Fori Imperiali con Colosseo alla sinistra e Vittoriano alla destra. Un tracciato impegnativo tra sanpietrini e curve strette ma ricco di scorci storici che parlano di duemila anni di storia. “A Roma ti senti piccolo ma parte della città,” ammette Lorenzo Rinaldi, insegnante romano con la passione per le maratone.

Da Tokyo a Cape Town: maratone dal sapore globale

Lo sguardo va anche verso Est: la Tokyo Marathon è una delle sei più importanti al mondo per iscritti e livello tecnico (oltre 38mila partecipanti nel 2025). Percorso lineare, pubblico educato e metropolitana efficiente come sempre. In Sudafrica invece c’è la Two Oceans Marathon entrata nel mito degli appassionati: qui si corre su distanze diverse – anche ultramaratone – accompagnati dal blu intenso dell’Atlantico.

Un viaggio dove sport fa rima con scoperta

Scegliere una delle più belle maratone del mondo significa affrontare la fatica avendo in premio qualcosa in più: vedere posti straordinari da un punto di vista unico. I racconti dei corridori lo confermano sempre: ogni passo non misura solo chilometri ma anche tutto quello che resta dentro – sabbia giordana, pioggia londinese o cori newyorchesi inclusi.

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