Milano, 9 dicembre 2025 – Con l’arrivo delle feste natalizie, sono tanti i viaggiatori che cercano mete diverse dal solito per il periodo tra Natale e Capodanno. Si tende spesso a puntare sulle capitali più conosciute, ma dati di settore e operatori turistici mostrano una crescente voglia di scoprire luoghi meno battuti, dove il turismo di massa lascia spazio a esperienze più genuine. Tra queste, spiccano tre città europee: Lione, Norimberga e Breslavia. Sono le destinazioni perfette per chi vuole un viaggio fuori dai classici circuiti, senza rinunciare all’atmosfera delle feste.
Lione, luci e bistrot che raccontano storie
Lione, nel cuore della Francia sudorientale, si veste di luci, sapori e mercatini durante il Natale. Il suo centro storico – la “Vieux Lyon” – è Patrimonio UNESCO dal 1998. Ogni sera d’inverno, dalle 18 alle 22, vicoli e piazze si accendono di lanterne fatte a mano e concerti improvvisati sotto la basilica di Fourvière. Chi c’è stato tra dicembre e gennaio non dimentica il profumo del vin brulé che si diffonde lungo Rue Saint-Jean.
Il Comune stima un aumento del 20% dei turisti tra il 24 dicembre e il 1° gennaio. E sorprende la convenienza: una camera doppia nella zona della Croix-Rousse può costare intorno ai 75 euro a notte. Non mancano i locali aperti anche il 25 dicembre. “Da noi è normale accogliere chi viaggia anche nei giorni rossi”, racconta Gérard M., titolare di un bistrot sulla riva della Saône.
Norimberga, il Natale tra tradizione e quiete
In Germania, lontano dall’eco di Berlino o Monaco, Norimberga conserva una delle tradizioni natalizie più antiche d’Europa. Dal 28 novembre al 24 dicembre va in scena il famoso Christkindlesmarkt, ma è dopo Natale che la città mostra il suo lato più tranquillo. “Finita la calca si riesce davvero a godersi l’atmosfera,” spiega Sophie Bauer, guida locale.
Piazza Hauptmarkt al mattino è avvolta solo dal suono delle campane e dall’aroma dei lebkuchen — i biscotti speziati sempre disponibili nelle storiche pasticcerie come Schmidt. Le temperature restano rigide (tra -2° e +3°C), ma basta un buon cappotto e una fetta di pan di zenzero caldo per camminare senza freddo. Chi arriva in treno da Monaco impiega poco più di un’ora, con biglietti intorno ai 25 euro. “Norimberga non ha la folla delle grandi città ma sa sempre sorprendere,” conclude Bauer.
Breslavia, luci sul fiume e festa polacca
Infine c’è Breslavia, chiamata “la Venezia polacca” per i suoi ponti sul fiume Oder. Dal 6 dicembre al 2 gennaio le sue vie si illuminano con ghirlande e candele galleggianti: uno spettacolo semplice ma suggestivo che attira famiglie da tutta la Polonia. Gli organizzatori del Wroclaw Christmas Festival segnalano un aumento del 12% degli arrivi stranieri nel 2024, con molti visitatori dall’Italia.
Passeggiare dopo il tramonto tra i mercatini di Rynek – la piazza del mercato – regala un’atmosfera calma, lontana dalle resse turistiche. Un dettaglio poco noto: molte trattorie ancora propongono i piatti tipici natalizi come barszcz rosso con pierogi a meno di 7 euro a porzione. “Qui si respira uno spirito semplice,” racconta Marek Nowak, artigiano di luminarie. Gli alloggi in centro restano alla portata anche per Capodanno: su Booking.com una stanza in una struttura storica costa intorno ai 55 euro.
Autenticità che fa la differenza
Chi sceglie città come Lione, Norimberga o Breslavia spesso cerca qualcosa che va oltre il turismo convenzionale: un mix tra autenticità, prezzi ragionevoli e quella tranquillità che nelle grandi città sotto Natale è ormai rara da trovare. È una tendenza confermata da dati ENIT e agenzie viaggio: sempre più italiani si lasciano tentare da queste mete per un weekend lungo o qualche giorno in più.
Al ritorno dal viaggio non restano solo le luci o i mercatini impressi nella memoria, ma quella sensazione di aver scoperto angoli d’Europa dove le feste scorrono ancora lentamente – senza clamore ma con qualche sorpresa dietro ogni angolo illuminato.