Le canzoni più famose a tema viaggi

La musica, grazie al suo potere evocativo e comunicativo, è sempre stata un modo straordinario per “viaggiare” con la mente, staccando dalla routine quotidiana, rilassandoci o ricaricandoci. Oltre a essere una forma di intrattenimento, la musica ci consente di esplorare paesi e culture lontane, di associare immagini e ricordi ai momenti della nostra vita, e di stimolare pensieri ed emozioni. Chi non ha mai vissuto un viaggio, un evento o una relazione attraverso una canzone? Probabilmente tutti noi lo abbiamo fatto almeno una volta! In questa guida, abbiamo selezionato le migliori canzoni sul tema del viaggio, dalle lingue esotiche ai testi che parlano di partenze e arrivi, o semplicemente hanno quell’atmosfera perfetta per un road trip, dal 1960 fino ai giorni nostri. Sono brani che ti faranno ricordare, imparare e sognare la prossima avventura.

Le migliori canzoni sui viaggi

Hotel California degli Eagles. La prima canzone della nostra lista è un pezzo di storia della musica, non solo americana ma anche mondiale. È un brano rock estratto da un album omonimo, e la rivista “Rolling Stone” l’ha persino collocato al 49esimo posto nella lista delle 500 migliori canzoni di tutti i tempi. Questa canzone ci trasporta nella California del sud verso la fine degli anni settanta, con gli Eagles e la voce inconfondibile di Don Henley. La canzone parla di un viaggio onirico verso un hotel leggendario, che simboleggia il lato edonista del sogno americano, un luogo fragile e pieno di eccessi, un posto dove ci si può perdere e che può diventare sia un inferno che un paradiso. Immaginare di mettersi alla guida lungo una delle iconiche strade americane, magari attraversando un deserto, con questa canzone come colonna sonora, sarebbe un’esperienza indimenticabile!

Due ragazze ascoltano musica durante il loro viaggio in macchina
Immagine | Pixabay @simonapilolla – Okviaggi.it

Follow the sun di Xavier Rudd. Il successo del 2014 dell’artista australiano Xavier Rudd rappresenta un’ode moderna ai valori introdotti e abbracciati dagli hippies negli anni ’60: il rispetto per l’ambiente, il ritorno alla natura e uno stile di vita più semplice. Questa canzone traccia un percorso che cerca di allontanare la società moderna dal materialismo predominante nei giorni nostri. Il ritmo incalzante della chitarra acustica, la voce avvolgente dell’artista e l’arrangiamento tipicamente folk la rendono una delle canzoni contemporanee ideali da ascoltare durante i vostri viaggi. È una meditazione poetica cantata che vi riporterà in armonia con il mondo circostante.

Africa dei Toto. Un’icona del pop, una di quelle canzoni senza tempo che, uscita nel 1982, continua a essere una delle più ascoltate in tutto il mondo. I Toto la lanciarono come singolo dall’album “Toto IV”, e da allora è stata interpretata da numerosi artisti ed è stata utilizzata come colonna sonora in film, videogiochi (come GTA) e serie TV (come “I Griffin” e “American Dad”). Sebbene la canzone parli dell’amore per una ragazza, è ricca di riferimenti al continente africano. Nel 2017, l’artista tedesco Max Siedentopf ha creato un’installazione sonora nel deserto della Namibia che riproduce in loop il brano della band di Los Angeles per un tempo indefinito, rendendo omaggio a questa straordinaria canzone.

Rocket Man di Elton John. In un periodo storico dominato dalle missioni spaziali e da un crescente interesse per i pianeti del nostro sistema solare, in particolare Marte, il cantautore britannico ci regalò “Rocket Man”. Questo brano rappresenta una sorta di confessione di un astronauta che condivide i suoi timori e le sue insicurezze di fronte a un’avventura chiaramente più grande di lui: il viaggio nello spazio. Siamo nei primi anni ’70, ed Elton John ha scritto questa canzone d’impulso, mentre era in viaggio in auto. Il risultato è una ballata romantica e commovente, senza dubbio un pezzo da aggiungere alla tua playlist prima di partire. È interessante notare che “Rocket Man” è anche il titolo di un film del 2019 basato sulla vita di Elton John.

Sweet Home Alabama di Neil Young. E ora ci troviamo di fronte a una delle canzoni per eccellenza legate al viaggio, uno di quei brani che tutti conoscono e che suscita il desiderio di preparare lo zaino e partire. Pubblicata negli Stati Uniti nel 1974 dai Lynyrd Skynyrd, questa canzone ha in realtà origine come risposta a due brani di Neil Young che criticavano il sud del paese, in particolare l’Alabama, accusando di razzismo. Nel testo, oltre a rispondere a Neil Young, il gruppo celebra con nostalgia lo “Sweet home Alabama”, come veniva chiamato in gergo lo stato con Montgomery come capitale, con i suoi cieli azzurri e la semplicità dell’aria. Questo brano è stato celebrato in film, cartoni animati, altri brani e persino videogiochi. “Sweet Home Alabama” è la canzone definitiva per il vostro viaggio.

Chan Chan dei Buena Vista Social Club. Basta ascoltare qualche secondo di questa canzone di Compay Segundo, registrata nel 1982, per essere catapultati a Cuba, tra le strade accidentate dell’Avana, il profumo dei sigari, il Malecón e i Mojito. Con uno stile Son, il genere musicale locale degli anni ’20, “Chan Chan” è un viaggio poetico e malinconico. Con il supporto della band dei Buena Vista Social Club, il musicista di Santiago ha composto questa canzone usando testi semplici e strumenti popolari come la chitarra, le maracas e i bongos. È diventata un autentico inno all’isola dei Caraibi.

Born to run di Sbruce Springsteen. Posizionata al 21° posto delle 500 migliori canzoni della storia da “Rolling Stones”, questa sferzata di energia del cantautore statunitense è datata 1975 ed è il primo singolo del disco omonimo. Rabbiosa, sudata, cruda, la canzone parla di speranza, amore e fuga. Fuga da una città che intrappola, che omologa, che annichilisce i giovani e che non da speranze, da qui l’impulso di scappare, di partire come vagabondi, di trovare il proprio destino altrove. Se vi sentite come Bruce e Wendy, la protagonista femminile del pezzo, accendete il motore e partite.

Take me home country road di John Denver. Il concetto di viaggio come un ritorno a casa è il fulcro di questo brano intramontabile del 1971, scritto a tre mani da John Denver, Bill Danoff e Taffy Nivert. La “casa” in questione è la regione della West Virginia, Stati Uniti, dove tra montagne, fiumi e rigogliosa natura si estende la strada di campagna cantata da Denver, una via desiderata per il ritorno. Questa canzone è stata inserita in numerose colonne sonore di film e serie TV, interpretata da vari artisti e adattata in diversi generi musicali. È diventata l’inno ufficiale della West Virginia University per le celebrazioni e le lauree, ed è stata persino adottata come coro da stadio dai tifosi del Manchester United (con “Take me home, United road”). La bellezza senza tempo di questa ballata è innegabile.

New York di Alicia Kiss. “Baby, I’m from New York, concrete jungle where dreams are made of…'” Questo è il ritornello di “Empire State of Mind”, una vera lettera d’amore e un inno a New York. Fin dalle prime note, ci si immerge nelle atmosfere della città che non dorme mai, tra le sue strade e i suoi quartieri. Riviviamo i miti e le leggende, seguiamo le avventure di coloro che cercano di realizzare il loro sogno nella Grande Mela. Nonostante la discografia mondiale sia ricca di canzoni dedicate a New York, nessuna riesce ad eguagliare la potenza evocativa di Jay-Z e Alicia Keys in questo brano. La città prende vita dietro alle loro parole, e sentiamo tutto lo spirito eclettico e contraddittorio di New York. Se provi voglia di partire, ti capiamo perfettamente.

Gestione cookie