Le migliori gite di un giorno da Melbourne senza auto: scopri Victoria senza guida

Luca Mangano

1 Dicembre 2025

Melbourne, 1 dicembre 2025 – Chi arriva a Melbourne senza un’auto non deve per forza rinunciare al classico road trip in Victoria. A dimostrarlo sono i nuovi tour organizzati, che già all’alba radunano gruppi di visitatori davanti alle stazioni ferroviarie principali, pronti a partire per scoprire le bellezze naturali fuori città. L’offerta, cresciuta soprattutto nell’ultimo anno, si rivolge a chi vuole esplorare il territorio senza dover noleggiare una macchina.

Tour organizzati: il modo più semplice per vivere Victoria senza auto

Già dalle 7 del mattino, nel cuore di Flinders Street Station, i turisti si affollano sulle banchine. “Non ho mai guidato a sinistra, quindi preferisco un tour guidato”, racconta Anna, 34 anni, arrivata dall’Italia con due amici. Victoria, da sempre una meta amata dai viaggiatori “on the road”, sta puntando sempre di più su esperienze organizzate: pullmini da otto posti, minivan o autobus turistici partono ogni giorno verso la Great Ocean Road, i vigneti di Yarra Valley e i parchi dei Grampians. Secondo i dati di Visit Victoria, negli ultimi dodici mesi le prenotazioni per escursioni senza auto sono aumentate del 19%.

Great Ocean Road: panorami da cartolina anche per chi non guida

Il tratto di costa tra Torquay e Port Campbell, famoso per i Dodici Apostoli, resta una delle destinazioni più richieste. Chi parte da Melbourne lo fa all’alba: “La prima tappa è sempre Bells Beach, dove si fa colazione ammirando le onde”, racconta Joe Ling, autista e guida da più di dieci anni. I tour prevedono soste a Lorne, al faro di Cape Otway e in piccoli caffè locali dove si gusta il tipico flat white. Per arrivare ai Dodici Apostoli c’è tempo solo nel pomeriggio, quando la luce diventa dorata. “I visitatori chiedono sempre qualche minuto in più – spiega Ling – nessuno vuole perdere il tramonto”.

Yarra Valley: vino e sapori senza pensieri

A meno di un’ora dalla città, la Yarra Valley attira soprattutto chi ama il buon vino e la buona cucina. I tour partono tra le 9 e le 10 del mattino e prevedono degustazioni in cantine storiche come Domaine Chandon e De Bortoli. Il pranzo è leggero, con formaggi locali e una sosta tra i frutteti. “Senza dover pensare alla guida si assapora davvero il meglio della zona”, spiega Sarah Martin, responsabile in una delle principali agenzie locali. Nel 2025, secondo l’associazione dei produttori della regione, circa il 28% dei visitatori ha scelto trasferimenti condivisi o minivan privati.

Grampians e altre destinazioni: natura e cultura a portata di mano

Per chi ha più tempo c’è il viaggio ai Grampians National Park, con partenze spesso fissate alle 6 del mattino e rientri in tarda serata o con pernottamento in ostello. Il richiamo principale sono i sentieri verso i belvedere di Pinnacle e le pitture rupestri aborigene. “Abbiamo visto aumentare le richieste da giovani senza patente internazionale”, racconta un operatore locale. Oltre ai Grampians, sono cresciute anche le escursioni giornaliere a Phillip Island, famosa per la parata dei pinguini.

Trasporti pubblici e treni: muoversi senza problemi

Per chi preferisce muoversi in autonomia, in Victoria c’è una rete ferroviaria molto estesa che collega molte località turistiche: da Southern Cross Station partono treni per Ballarat, città legata alla corsa all’oro, o per il borgo artistico di Daylesford. Tuttavia, spiegano gli operatori locali, spesso gli ultimi chilometri vanno coperti con bus navetta o un breve taxi. “Muoversi senza auto non è impossibile – ammette un addetto dell’info point in stazione – ma serve pianificare bene tappe e orari”.

Prenotazioni e costi: un’offerta che cresce

Il prezzo medio per una giornata in tour condiviso va dagli 85 ai 140 dollari australiani, pranzo escluso. In alta stagione (da novembre a marzo) conviene prenotare con settimane d’anticipo. Le piattaforme più usate sono GetYourGuide, Klook e Viator; alcune agenzie offrono sconti per gruppi o famiglie.

“Non avere l’auto non è più un problema – riassume Sarah Martin – anzi, molti turisti apprezzano la comodità di salire sul pullman e lasciarsi guidare”. Una tendenza destinata a crescere nei prossimi mesi con l’arrivo dell’estate australiana.

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