
Overtourism in Italia | Pixabay @Oleh_Slobodeniuk - Okviaggi
Anche il nostro Paese sarà duramente colpito dall’overtourism questa estate: ecco quali sono le città più a rischio
L’overtourism continua a rappresentare una sfida critica per le destinazioni italiane più frequentate durante i mesi estivi. Secondo l’ultimo report dell’Indice Complessivo di Sovraffollamento Turistico (Icst), elaborato dall’Istituto Demoskopika e pubblicato in anteprima, Rimini, Venezia e Bolzano si confermano al vertice delle località maggiormente esposte all’eccesso di flussi turistici, con impatti significativi sulla qualità della vita dei residenti e sulle infrastrutture locali.
Le città italiane più colpite dall’overtourism nel 2025
Per il secondo anno consecutivo, Rimini si attesta come la meta con la più alta densità turistica, con oltre 17.000 presenze per chilometro quadrato, seguita da Venezia con quasi 16.000 presenze per chilometro quadrato. Bolzano, invece, guida la classifica per intensità turistica, registrando quasi 69 turisti per abitante, un dato che evidenzia la pressione antropica particolarmente elevata rispetto alla popolazione residente.
Nella top 10 dell’Icst si posizionano inoltre città come Livorno, Napoli, Milano, Trento, Roma, Verona e Trieste, tutte con livelli di sovraffollamento turistico classificati come “molto alto”. Al livello “alto” sono invece collocate province quali Aosta, Firenze, Siena e Grosseto, dove la pressione turistica, pur significativa, è leggermente inferiore ma comunque fonte di impatti rilevanti sulle risorse e i servizi locali.
Indicatori di sovraffollamento e conseguenze sull’ambiente urbano
L’indice di Demoskopika si fonda su cinque parametri chiave: densità turistica, densità ricettiva, intensità turistica, indice di utilizzazione lorda dei posti letto e produzione pro capite di rifiuti urbani da parte dei turisti. Rimini detiene anche il primato nazionale per la produzione di rifiuti pro capite legati al turismo, con 76,8 kg per turista, a fronte di soli 0,5 kg a Benevento, località che si conferma tra le meno colpite dall’overtourism.
I dati sottolineano come l’overtourism non influenzi solo l’esperienza turistica ma rappresenti una priorità per la sostenibilità delle destinazioni italiane, incidendo profondamente sulla vita delle comunità locali. La necessità di interventi strategici è impellente: regolazione dei flussi turistici nei periodi di punta, promozione di mete alternative e incentivazione a distribuire i viaggi durante tutto l’anno, valorizzando anche i mesi meno affollati sono le linee guida indicate dagli esperti.
Le iniziative di Firenze e le strategie di gestione del turismo
Firenze, tra le province con alta pressione turistica, ha visto crescere i visitatori da 7,8 milioni nei primi nove mesi del 2024 a una stima di 15 milioni entro fine anno. Per mitigare l’impatto, Federalberghi Firenze ha proposto l’introduzione di un ticket d’ingresso per i visitatori giornalieri, simile a quello in vigore a Venezia, puntando a coinvolgere maggiormente chi usufruisce dei servizi locali senza pernottare.
La città ha già adottato misure restrittive come il divieto di keybox nel centro storico UNESCO, limiti ai veicoli atipici e restrizioni per le guide turistiche con amplificatori, oltre a regolamentazioni sulle locazioni turistiche per contenere il fenomeno.
Rimini, con il suo clima temperato caldo e la storica vocazione turistica che si estende lungo 15 km di costa adriatica, dovrà affrontare l’imminente ondata di caldo africano prevista per fine luglio 2025, che potrebbe influenzare ulteriormente la gestione dei flussi turistici lungo il litorale romagnolo.
L’analisi dettagliata di Demoskopika rappresenta uno strumento fondamentale per supportare le politiche di governance turistica, con l’obiettivo di preservare il valore economico e culturale del turismo, senza compromettere la vivibilità e l’ambiente delle destinazioni più amate dagli italiani e dai visitatori internazionali.