Foggia, 8 dicembre 2025 – Tra restauri straordinari e nuove rotte aeree dirette, la provincia di Foggia torna sotto i riflettori. Da settimane, chi arriva in Capitanata sente un fermento nuovo: la “perla nascosta” della Puglia sembra uscita dall’ombra. Proprio oggi, quasi per caso, si chiudono i lavori di riqualificazione sulla fortezza medioevale di Lucera. Nel frattempo, l’aeroporto “Gino Lisa” registra un aumento costante di passeggeri grazie ai nuovi voli diretti da Milano, Torino e Verona. Un doppio binario – cultura e mobilità – che sta trasformando il territorio e attirando visitatori.
Restauri a Lucera: la fortezza torna a splendere
Al centro dell’attenzione c’è la Fortezza sveva-angioina di Lucera. Considerata dagli storici la più grande fortificazione medioevale d’Europa ancora visitabile, domina con le sue mura possenti la piana del Tavoliere. Dopo due anni di interventi guidati dalla Soprintendenza archeologica delle Belle Arti della Puglia – “Abbiamo lavorato per rendere il sito pienamente accessibile e offrire una nuova chiave di lettura storica”, spiega il direttore regionale Massimo Osanna – la fortezza riapre con percorsi interattivi, visite guidate serali e una mostra dedicata agli antichi custodi saraceni. Ieri sera, in piazza Duomo, il sindaco Giuseppe Pitta ha definito questo momento “importante: da oggi Lucera può raccontarsi al mondo”.
I turisti non si sono fatti attendere: nel primo weekend di dicembre sono stati oltre duemila gli ingressi, secondo il Comune. Alle 11 del mattino, davanti alla Porta Angioina, una famiglia venuta da Bari scatta foto mentre Marcella, guida locale di 36 anni, spiega che “ora arrivano anche da Napoli e Pescara, non solo dal Gargano”. Solo allora si capisce quanto questo restauro sia sentito da chi abita qui.
Voli diretti che spingono il turismo
Cambia anche il modo di muoversi: l’aeroporto “Gino Lisa” di Foggia sta vivendo una seconda giovinezza. Dal primo novembre ci sono voli diretti su Milano Malpensa tutti i giorni; nelle ultime settimane si sono aggiunti Torino e Verona, con tariffe spesso sotto i 60 euro offerte da una compagnia regionale. Secondo Aeroporti di Puglia, nelle prime cinque settimane oltre 13mila passeggeri hanno utilizzato lo scalo. Sono soprattutto turisti attratti dalla possibilità di raggiungere la provincia senza passare per Bari o Napoli.
Al desk informazioni del terminal Anna, responsabile accoglienza, racconta che “ora molte persone chiedono consigli su cosa vedere a Lucera, Troia o nei paesi dei Monti Dauni. Fino a pochi mesi fa ci domandavano solo del Gargano”. La vera novità è questa: Capitanata non è più solo meta per emigrati o viaggiatori d’affari ma una destinazione da scoprire sul piano culturale e gastronomico. In centro città alcuni B&B segnalano “il tutto esaurito fino all’Epifania”, conferma il consorzio locale.
Vini autoctoni sempre più apprezzati
Tra i protagonisti della rinascita c’è anche un nome storico: Luigi Veronelli. Il grande enologo milanese, scomparso nel 2004, definiva i rossi locali “vini con l’anima della terra” e li segnalava nelle sue guide quando erano poco conosciuti fuori dalla regione. Oggi il Cacc’e Mmitte di Lucera, un blend autoctono (Uva di Troia, Montepulciano e Bombino), viene esportato in tutta Europa. Alla cantina “La Marchesa”, alle porte del paese, i titolari raccontano che “da gennaio le richieste dalla Germania e dalla Svizzera sono triplicate”. I dati dell’Istituto del vino italiano parlano chiaro: la produzione locale è cresciuta del 27% nell’ultimo anno.
Passeggiando tra i filari a dicembre inoltrato – con un sole appena tiepido – si sente un accento diverso ogni giorno: norvegesi arrivati con i voli diretti provano formaggi tipici insieme al rosso locale. “Vengono qui anche solo per una degustazione”, sorride Luigi Niro, produttore storico. Una piccola rivoluzione silenziosa.
Un futuro che si costruisce giorno dopo giorno
Mentre Lucera festeggia la riapertura della sua fortezza e Foggia registra nuove presenze all’aeroporto, resta aperta una domanda: questa nuova attenzione durerà? Gli operatori turistici chiedono più collaborazione tra enti pubblici e privati per offrire servizi migliori e valorizzare tutto quello che il territorio offre. “Non basta riaprire monumenti o aumentare voli – avverte Francesco Gentile, presidente della Pro Loco – serve una strategia comune”.
Eppure oggi, tra mura antiche e vigne potate da poco, si respira l’idea che la provincia di Foggia abbia trovato un nuovo modo per raccontarsi. Un equilibrio tra passato recuperato e futuro ancora tutto da scrivere.