Milano, 19 dicembre 2025 – Il mercato dei voli cambia in fretta, e l’Italia nel 2024 si è messa in luce con una delle crescite più forti nei voli nazionali e internazionali tra i grandi Paesi del mondo. I dati, raccolti dalla piattaforma Oag – punto di riferimento internazionale per i numeri del traffico aereo – e riportati dal Financial Times, raccontano di un paese che ha visto ripartire con forza la voglia di viaggiare. È successo nell’anno appena passato, con effetti ben visibili sia negli scali principali come Malpensa, Fiumicino e Venezia, sia negli aeroporti più piccoli, che hanno registrato un insolito aumento di passeggeri.
L’Italia corre tra i giganti del trasporto aereo
Il rapporto Oag segue i movimenti in oltre 40 mercati chiave nel mondo e conferma: l’Italia è tra i Paesi con la crescita più alta nel traffico aereo nel 2024. Solo Stati Uniti, Cina e India – soprattutto per la massa enorme di voli interni – hanno numeri più grandi in valore assoluto. Ma se guardiamo alla percentuale di crescita, l’Italia brilla nel panorama europeo. Gli esperti citati dal Financial Times sottolineano come il recupero sia particolarmente forte sulle rotte intercontinentali verso New York, Tokyo e Dubai. “Il traffico sta tornando ai livelli pre-Covid e in certi aeroporti si è già superato il 2019”, spiega un portavoce di Assaeroporti, l’associazione degli operatori aeroportuali italiani.
Domanda alle stelle: cosa c’è dietro la spinta
Dietro questo boom ci sono diversi motivi: una domanda turistica viva, sia da parte degli italiani che dagli stranieri; il rafforzamento delle compagnie low cost come Ryanair e Wizz Air; e la ripresa delle rotte a lungo raggio di ITA Airways. D’estate si è toccato il picco: quasi 20 milioni di passeggeri al mese solo negli aeroporti di Roma e Milano. Molti biglietti sono stati prenotati mesi prima della partenza. Le agenzie spiegano questa voglia di partire degli italiani anche grazie agli eventi importanti come la Ryder Cup o la Biennale d’Arte. “Abbiamo avuto mesi con il tutto esaurito sulle mete più gettonate”, conferma il responsabile booking di una grande catena di agenzie a Roma Termini.
Rotte preferite: dove voliamo davvero
Dai dati emerge che le destinazioni top restano Spagna, Grecia, Regno Unito e Stati Uniti. Ma cresce anche il traffico interno: Palermo, Catania e Bari hanno visto un aumento costante dei voli nazionali, spinti dalla domanda turistica estiva ma anche dai viaggi per ricongiungimenti familiari durante le feste. Le regioni del Sud hanno beneficiato dei piani per incentivare i collegamenti varati nei due anni dopo la pandemia. “Le tratte Napoli-Milano e Catania-Roma sono molto richieste. Il ritorno degli studenti fuori sede ha fatto riempire parecchi voli”, racconta uno steward incontrato all’imbarco a Linate alle 6:30 del mattino.
Effetti sull’economia e pressione sugli aeroporti
La crescita si fa sentire anche sull’indotto: secondo Confcommercio, nel 2024 il settore turismo-aereo ha mosso oltre 70 miliardi di euro, tra viaggiatori stranieri e spostamenti d’affari. Ma c’è un rovescio della medaglia: gli aeroporti stanno soffrendo per l’aumento rapido dei passeggeri. In molti casi si sono viste lunghe code ai controlli di sicurezza e ritardi nel ritiro bagagli. “Il traffico è cresciuto più in fretta dei lavori per ampliare piste e terminal”, sottolinea il sindacato UIL Trasporti che chiede investimenti su infrastrutture e personale specializzato.
Europa a confronto: sfide aperte
Sul fronte europeo, solo Spagna e Turchia mostrano numeri simili all’Italia. L’Enac conferma: “Il traffico estivo ha beneficiato di un mix fra turismo internazionale e mobilità interna in aumento”, dice Pierluigi Di Palma, presidente dell’ente nazionale dell’aviazione civile. Restano però incognite da non sottovalutare: le nuove linee ferroviarie ad alta velocità su alcune tratte potrebbero togliere passeggeri agli aerei; senza contare la variabilità del prezzo del carburante che potrebbe cambiare gli equilibri presto. Ma diversi operatori incontrati tra Fiumicino e Orio al Serio sono ottimisti sul 2025: “La voglia di volare c’è ancora, tante nuove rotte sono già annunciate”.
In questo scenario dove l’Italia è protagonista della ripresa, resta ora da vedere come gestire una crescita veloce che può sorprendere tutti. Servono interventi mirati ma anche strategie che guardino più lontano nel tempo. Lo dicono i numeri; lo ripetono ogni giorno viaggiatori ed addetti nei corridoi degli aeroporti sempre più pieni.