Milano, 4 dicembre 2025 – Houston si prepara a un 2026 davvero speciale. Tra nuovi voli, eventi gastronomici e festival d’arte, la grande città texana punta i riflettori su di sé, attirando viaggiatori da ogni parte del mondo. Il boom non è casuale: premi e riconoscimenti internazionali stanno trasformando questa metropoli, già cuore dell’economia petrolifera, in una delle mete culturali più vivaci degli Stati Uniti.
Voli diretti dall’Europa: il turismo prende il volo
Dalla prossima primavera, ITA Airways lancerà un volo diretto tra Milano Malpensa e Houston George Bush Intercontinental. È ufficiale: il primo decollo è fissato per il 15 aprile alle 10:55. A confermarlo è Andrea Benassi, responsabile della compagnia per il Nord America, che sottolinea come questa tratta risponda a una domanda crescente, sia da chi viaggia per lavoro sia per piacere.
Houston si conferma così non solo porta d’ingresso per il Texas, ma anche per tutto il Sud degli Stati Uniti. Secondo i dati del Greater Houston Partnership, nel 2026 sono attesi quasi 1,5 milioni di visitatori internazionali. Un numero in aumento del 7% rispetto all’anno scorso, grazie anche agli investimenti nel settore turistico che stanno dando risultati concreti.
Houston in cucina: dal Tex-Mex alla Michelin
Houston non è più solo “la città del petrolio”. Oggi è un vero e proprio laboratorio gastronomico che fa parlare di sé ben oltre i confini americani. La prima guida Michelin dedicata ai ristoranti texani, in arrivo a marzo, ha già acceso curiosità e aspettative. Chef come Chris Shepherd (Georgia James Steakhouse) e Anita Jaisinghani (Pondicheri) si dicono “orgogliosi” di vedere finalmente riconosciuta una cucina fatta di mix di culture, sapori latini e tocchi asiatici.
Non mancano poi gli eventi dedicati al cibo: l’Houston Food & Wine Festival, dal 20 al 23 maggio nel Museum District, lo scorso anno ha portato più di 25mila visitatori in quattro giorni. Un motivo in più per segnarsi la città in agenda.
Arte contemporanea al centro della scena
Houston resta saldamente legata all’arte. Dal Museum of Fine Arts – dove il direttore Gary Tinterow registra un aumento delle donazioni private – al Contemporary Arts Museum Houston, il calendario per il 2026 promette tanto. Tra gli appuntamenti da non perdere la retrospettiva su Mark Rothko, nato in Lettonia ma cresciuto proprio qui, che aprirà a settembre.
Ma non ci sono solo grandi nomi: le gallerie indipendenti nel quartiere Montrose puntano su giovani artisti locali. E c’è fermento anche nelle istituzioni: secondo l’ufficio cultura cittadino, il budget per le attività artistiche supererà i 40 milioni di dollari. “Vogliamo diventare un punto di riferimento nel Sud degli Stati Uniti”, ha dichiarato la sindaca Sylvester Turner durante la presentazione dei nuovi eventi.
Premi internazionali e nuove energie urbane
Non è un caso se Houston ha conquistato a novembre scorso il titolo di “Best Place to Visit in the US for 2026” dalla rivista Travel + Leisure. Un riconoscimento arrivato poco dopo la riapertura dello storico Allen’s Landing Park sul Buffalo Bayou: un polmone verde dove nel weekend si ritrovano ciclisti, podisti e famiglie alla ricerca di relax.
Crescono anche le prenotazioni nei quartieri emergenti come EaDo (East Downtown), ex zona industriale ora popolata da street art e microbirrifici artigianali. La direttrice esecutiva del distretto commerciale locale, Rachel Wilson, spiega che “gli investimenti nella mobilità sostenibile e negli spazi pubblici stanno cambiando profondamente il volto della città”.
Esperienze autentiche tra mercati e musica
Houston offre molto anche a chi cerca esperienze genuine. È una città fatta di culture diverse che si riflettono nei mercati alimentari di Midtown o nei locali jazz lungo Travis Street. Le feste comunitarie di Sharpstown animano quartieri storici con tradizioni vive.
Le iniziative per coinvolgere i residenti aumentano: l’associazione “Houston in Common” ha lanciato tour guidati nei quartieri afroamericani per raccontare la storia della città dal punto di vista dei suoi abitanti.
Insomma, il 2026 sarà un banco di prova importante per Houston. La città punta su collegamenti diretti, arte dinamica e una cucina ricca e variegata per attirare viaggiatori curiosi e appassionati. E forse – come dicono gli operatori – la sua vera forza sta proprio nella capacità di reinventarsi senza mai perdere le proprie radici.