
L'interno di un aereo | Pixabay @ JUNO KWON - Okviaggi.it
A rischio 200 milioni di euro di risarcimenti riconosciuti annualmente ai passeggeri italiani per disservizi nel trasporto aereo. RimborsoAlVolo denuncia pressioni da parte delle compagnie aeree per modificare il Regolamento UE 261/2004 e ridurre i diritti degli utenti. È stata avviata una petizione è stata avviata per tutelare i diritti dei viaggiatori
RimborsoAlVolo, una società italiana specializzata nella tutela dei diritti dei passeggeri, ha lanciato un’allerta sui rischi di riforme che potrebbero compromettere i risarcimenti annuali da 200 milioni di euro per disservizi aerei. Le compagnie aeree, spingendo per modifiche al Regolamento europeo 261/2004, mirano a limitare i diritti dei viaggiatori, con potenziali danni economici significativi.
Pressioni sulle normative europee
Secondo RimborsoAlVolo, le compagnie aeree stanno esercitando pressioni sulla Commissione Europea per modificare il Regolamento 261/2004, il quale garantisce diritti fondamentali ai passeggeri in caso di cancellazioni, ritardi e altri disservizi legati ai voli. In particolare, le compagnie vorrebbero innalzare la soglia per ottenere risarcimenti da un ritardo di tre ore a uno di cinque ore, riducendo drasticamente il numero di casi in cui i passeggeri potrebbero avere diritto a un indennizzo. Queste modifiche avrebbero un impatto devastante, potenzialmente privando i viaggiatori italiani di circa 170 milioni di euro all’anno.
Impatti sui diritti dei passeggeri
Giuseppe Conversano, CEO di RimborsoAlVolo, sottolinea che l’85% dei casi di ritardo non comporterebbe più risarcimenti se le proposte venissero accolte. Inoltre, le compagnie aeree chiedono anche di limitare il tipo di assistenza che devono fornire ai passeggeri, come pasti e alloggio in caso di cancellazioni o ritardi prolungati. Tali cambiamenti non solo comprimerebbero i diritti dei viaggiatori, ma creerebbero una situazione in cui le compagnie aeree si tirerebbero indietro dalle loro responsabilità.
Conseguenze economiche e iniziative di protesta
Se queste pressioni avessero successo, le stime indicano che in Italia i circa 650.000 passeggeri colpiti annualmente da disservizi vedrebbero ridotta la possibilità di ricevere un giusto risarcimento. A livello europeo, il danno economico potrebbe ammontare a ben 10 miliardi di euro, un dato che mette in luce l’importanza di mantenere un quadro normativo favorevole ai diritti dei passeggeri. Per contrastare questa situazione, RimborsoAlVolo, insieme all’Association of Passenger Rights Advocates (APRA), ha lanciato una petizione online, invitando i cittadini a sostenere la causa per la protezione dei diritti dei viaggiatori.
In un panorama in continua evoluzione, è essenziale che i viaggiatori siano informati e pronti a difendere i propri diritti, soprattutto in un momento in cui le compagnie aeree sembrano avere maggiore voce in capitolo nelle decisioni politiche che li riguardano. La questione dei rimborsi aerei è quindi non solo una questione legale, ma anche una battaglia per la dignità e la giustizia dei consumatori nel settore del trasporto aereo.