Scopri la Sardegna dei nuraghi: una delle 50 mete imperdibili del 2026 secondo Lonely Planet

Scopri la Sardegna dei nuraghi: una delle 50 mete imperdibili del 2026 secondo Lonely Planet

Scopri la Sardegna dei nuraghi: una delle 50 mete imperdibili del 2026 secondo Lonely Planet

Giulia Ruberti

27 Ottobre 2025

La Sardegna è una delle destinazioni più affascinanti del Mediterraneo, un’isola che offre un mix unico di bellezze naturali, cultura e storia. Con i suoi 1.800 chilometri di coste che si affacciano su acque cristalline, la Sardegna è famosa per le sue spiagge da sogno, come quelle della Costa Smeralda e di Chia. Tuttavia, la bellezza dell’isola non si limita solo al litorale. Nel 2026, Lonely Planet ha inserito la Sardegna tra le 50 mete imperdibili, invitando i viaggiatori a scoprire le sue zone interne, ricche di storia e tradizioni, oltre che di paesaggi mozzafiato.

I nuraghi: simbolo della storia sarda

La vera essenza della Sardegna si nasconde nei suoi antichi nuraghi, strutture megalitiche che risalgono all’età del bronzo e che sono state dichiarate Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO nel 1997. Queste costruzioni, che si possono trovare in tutto il territorio sardo, rappresentano una delle testimonianze più importanti della civiltà nuragica, una cultura che ha prosperato sull’isola tra il 1500 a.C. e il 500 a.C. I nuraghi, con le loro forme coniche e la loro architettura impressionante, sono un simbolo della Sardegna e attirano ogni anno migliaia di visitatori curiosi di scoprire i segreti di un passato affascinante.

Uno dei siti nuragici più celebri è il Nuraghe Su Nuraxi di Barumini, che rappresenta un esempio straordinario di architettura nuragica. Questo complesso, composto da una torre centrale circondata da un villaggio, offre la possibilità di esplorare le abitazioni, i silos e le cisterne utilizzate dagli antichi abitanti. La visita a Su Nuraxi è un’esperienza che trasporta i visitatori indietro nel tempo, permettendo di comprendere come vivevano i nuragici e quali tecniche utilizzavano per costruire queste imponenti strutture.

Un patrimonio culturale ricco e variegato

Ma la Sardegna non è solo nuraghi. La sua storia è influenzata da numerose culture e civiltà che si sono succedute nel corso dei secoli. I fenici, i romani e i bizantini hanno lasciato tracce indelebili nel patrimonio architettonico e culturale dell’isola. A Cagliari, ad esempio, è possibile visitare il Castello, un antico quartiere che conserva edifici storici e offre una vista panoramica sulla città e sul mare. Qui si trova anche il Museo Archeologico Nazionale, dove sono esposti reperti che raccontano la storia della Sardegna, dai tempi preistorici fino all’epoca romana.

Un’altra tappa imperdibile è il complesso di Tharros, un’antica città fenicia e romana situata sulla costa occidentale dell’isola. Le rovine di Tharros, affacciate sul mare, offrono un panorama suggestivo e una testimonianza della vita commerciale e culturale che fiorì in questo luogo nei secoli passati. Passeggiando tra le antiche strade lastricate e ammirando i resti dei templi, si può percepire l’importanza di Tharros nel contesto delle rotte marittime del Mediterraneo.

Tradizioni e gastronomia da scoprire

La Sardegna è anche un’isola di tradizioni viventi. Le sue feste popolari, come il Carnevale di Oristano e la Sagra di Sant’Efisio, offrono ai visitatori l’opportunità di immergersi nella cultura locale e di vivere esperienze autentiche. Durante il Carnevale, i costumi tradizionali, i balli e le sfilate celebrano la ricca storia dell’isola, mentre la Sagra di Sant’Efisio, che si svolge a Cagliari, è una delle manifestazioni religiose più importanti della Sardegna, richiamando migliaia di pellegrini e turisti da ogni parte del mondo.

La gastronomia sarda è un altro aspetto che merita di essere esplorato. Con ingredienti freschi e ricette tramandate di generazione in generazione, la cucina sarda offre piatti unici come:

  1. Porceddu (maialino da latte arrosto)
  2. Culurgiones (ravioli ripieni di patate e menta)
  3. Seadas (dolci a base di mandorle)

Ogni piatto racconta una storia e riflette l’identità culturale dell’isola, rendendo la Sardegna una meta imperdibile anche per gli amanti del buon cibo.

Le zone interne della Sardegna, spesso trascurate dai turisti, nascondono tesori naturali e paesaggi incantevoli. Le montagne del Gennargentu, con i loro sentieri escursionistici, offrono viste spettacolari e la possibilità di avvistare la fauna selvatica, come il famoso muflone sardo. Le dolci colline del Campidano e le vaste pianure del Nurra sono punteggiate da uliveti e vigneti, che producono oli e vini di alta qualità, come il Vermentino e il Cannonau.

In questo contesto di bellezze naturali e culturali, la Sardegna si presenta come una destinazione che invita a essere scoperta in modo autentico e profondo. L’invito di Lonely Planet a esplorare l’isola nel 2026 non è solo un’opportunità per visitare luoghi iconici, ma anche un’occasione per immergersi nella ricchezza e nella diversità di una terra che ha molto da offrire. Dalle spiagge paradisiache ai misteriosi nuraghi, dai sapori unici della cucina locale alle tradizioni viventi, la Sardegna rappresenta una meta imperdibile per coloro che cercano esperienze indimenticabili e autentiche.

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