Stazioni deserte e tunnel dimenticati: le ferrovie dismesse più affascinanti da scoprire

Psyrtskha Station

Psyrtskha Station | Photo by Alexxx1979 licensed under CC BY-SA 4.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/deed.en) - Okviaggi.it

Alessandro Bolzani

23 Dicembre 2025

Dai sentieri nascosti dell’entroterra marchigiano ai tunnel ghiacciati delle Ande, passando per le misteriose stazioni scozzesi, le ferrovie dismesse esercitano un fascino unico. Un tempo simboli di progresso e collegamento, oggi giacciono silenziose, coperte da ruggine e vegetazione, testimoni muti di un passato che sembra quasi sospeso nel tempo.

Canfranc, Spagna: la “cattedrale delle ferrovie”

Al confine tra Spagna e Francia, la stazione internazionale di Canfranc, inaugurata nel 1928, è un’imponente testimonianza di architettura ferroviaria. Con i suoi oltre duecento metri di lunghezza e gli interni grandiosi, è stata soprannominata “la cattedrale delle ferrovie”. Durante la Seconda Guerra Mondiale, la stazione fu scenario di intrighi e traffici clandestini, con leggende che parlano persino del passaggio dell’oro nazista nei suoi sotterranei. Oggi è visitabile, ma al calare della sera i corridoi vuoti e i binari arrugginiti trasmettono un’atmosfera spettrale.

Psyrtskha Station, Georgia: il contrasto tra decadenza e natura

Nel cuore dell’Abkhazia, tra montagne e corsi d’acqua cristallini, si trova la Psyrtskha Station, una delle stazioni abbandonate più scenografiche dell’ex Unione Sovietica. I suoi archi neoclassici e le colonne imponenti si riflettono nelle acque turchesi del fiume Psyrtskha, creando un effetto quasi surreale. Decenni di abbandono hanno lasciato piastrelle sbiadite e strutture decadenti, mentre i treni continuano a sfrecciare nei tunnel vicini senza fermarsi mai qui.

Fano-Fermignano-Urbino, Marche: il silenzio dell’entroterra italiano

Tra la costa adriatica e le colline marchigiane, la ferrovia Fano-Fermignano-Urbino, attiva dal 1898 e dismessa nel 1987, collegava il mare alla storica Urbino. Oggi restano piccole stazioni dimenticate, ponti in laterizio sospesi sui fiumi e gallerie inghiottite dalla vegetazione. Alcuni tratti sono percorribili a piedi o in bicicletta, offrendo panorami mozzafiato sulla valle del Metauro e sul Palazzo Ducale. Nonostante i progetti di recupero turistico, la linea resta ferma, immersa in un silenzio quasi irreale.

Glenfarg Railway Tunnels, Scozia: il fascino claustrofobico dei tunnel abbandonati

A circa un’ora da Glasgow, i Glenfarg Railway Tunnels rappresentano ciò che resta di una linea chiusa nel 1970. I due tunnel gemelli, circondati da vegetazione fitta, trasmettono un senso di isolamento profondo.

Glenfarg Railway Tunnels
Glenfarg Railway Tunnels | Photo by William Starkey licensed under CC BY-SA 2.0 (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0/deed.en) – Okviaggi.it

Le pareti di cemento, le aperture oscurate e l’eco amplificata di ogni rumore creano un ambiente quasi opprimente, dove la percezione del tempo sembra dissolversi.

Ferrovia Transandina, Argentina: tra ghiaccio e leggenda

Tra le vette innevate delle Ande si trova la Transandina, costruita agli inizi del Novecento per collegare Mendoza, in Argentina, con Los Andes, in Cile. La linea oggi è inattiva, ma tunnel scavati nella roccia a oltre tremila metri di quota conservano ancora i segni del tempo. Il silenzio è assoluto, interrotto solo dal vento che fischia tra i cunicoli. La leggenda narra che nelle notti di tempesta si possano ancora udire i fischi dei treni fantasma, smarriti tra neve e montagne.

Change privacy settings
×