Milano, 21 novembre 2025 – Anche quest’anno **Via Montenapoleone** si conferma al secondo posto nella classifica mondiale dei canoni di affitto per il **retail di lusso**, secondo l’ultima edizione del report annuale di **Cushman & Wakefield**, pubblicato questa mattina. Il documento, aggiornato al 2025, mette a confronto i quartieri più prestigiosi dello shopping nel mondo: New York resta in cima, ma il cuore elegante di Milano non solo tiene botta, anzi, rafforza la sua presenza nell’élite delle vie più care.
## **Montenapoleone tallona la Fifth Avenue: i numeri chiave**
Secondo i dati raccolti dagli esperti di **Cushman & Wakefield**, il canone medio annuo richiesto ai brand internazionali per uno spazio in **Via Montenapoleone** è salito a **15.500 euro al metro quadro**. Un livello che le garantisce il secondo posto, dietro alla celebre **Fifth Avenue** di New York, dove la cifra arriva a quota **22.000 euro**. Terza Parigi con la sua Avenue des Champs-Élysées, poco sotto i 12.000 euro. Una differenza netta che però conferma come Milano resti un punto di riferimento imprescindibile per i marchi del lusso: da Gucci a Louis Vuitton, da Prada a Cartier.
“**Milano si conferma capitale globale dello shopping di alta gamma**”, ha detto Marco Delli, country manager Italy per Cushman & Wakefield. “La domanda da parte dei brand non accenna a frenare, spinta anche dal forte afflusso turistico degli ultimi mesi”.
## **Turismo in crescita e l’effetto vetrina**
I dati dell’Associazione Commercianti Milanesi mostrano un aumento del **18% degli arrivi internazionali** tra gennaio e settembre 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024. Questo boom si riflette anche nei guadagni delle boutique di lusso: “Via Montenapoleone e il quadrilatero sono punti di riferimento non solo per chi vive qui, ma soprattutto per una clientela estera molto esigente”, ha spiegato Anna Parisi, responsabile marketing del Consorzio Montenapoleone District.
L’effetto vetrina è palpabile. Stamattina, tra **via Verri** e **via Santo Spirito**, molte saracinesche erano già alzate prima delle 10. Gli addetti sistemavano le vetrine in vista del Black Friday, una routine ormai consolidata. “Le richieste degli operatori sono continue, sia per spazi grandi che per boutique più piccole”, ha confidato una responsabile leasing che conosce bene la zona.
## **La corsa agli affitti e le ripercussioni sul mercato milanese**
Il primato di **Montenapoleone** fa da traino anche alle vie vicine. In zone come **Via della Spiga** e **Corso Vittorio Emanuele II**, gli affitti sono cresciuti quasi del **7%** nell’ultimo anno, dice il report. Non mancano però le difficoltà: alcuni negozi storici si sono spostati in quartieri più accessibili mentre nuovi marchi optano per soluzioni temporanee per sondare il mercato locale.
“L’interesse è alto ma i prezzi restano proibitivi per molti”, ammette Delli. “Per chi punta al lusso però essere visibile su Montenapoleone è ancora fondamentale”.
## **Le prospettive: equilibrio tra stabilità e prudenza**
Guardando avanti, gli esperti non prevedono grandi scossoni nella classifica mondiale degli affitti. Milano sembra destinata a restare sul podio anche nel 2026, secondo le stime interne alla società immobiliare. Eventi come le Olimpiadi Invernali del 2026 e la ripresa dei grandi flussi turistici potrebbero persino rafforzare ulteriormente la sua posizione.
“Gli operatori guardano con ottimismo al futuro”, ha detto Parisi, “ma rimane alta l’attenzione su eventuali variazioni nel turismo o nelle politiche fiscali che potrebbero influire sui margini”.
Solo dopo il prossimo giro di dati si capirà se Montenapoleone potrà davvero mettere pressione alla Fifth Avenue. Intanto però, camminando tra i negozi già addobbati per le feste, si percepisce che il fascino della via non ha perso un briciolo del suo potere d’attrazione.
In sintesi: Milano resta un punto fermo nel panorama globale del lusso retail e **Via Montenapoleone** continua a essere tra le mete più ambite dagli investitori internazionali.