Weekend a Chambéry: scopri l’antica capitale dei Savoia tra natura fiabesca e shopping esclusivo

Silvana Lopez

14 Dicembre 2025

Chambéry, 14 dicembre 2025 – Nel cuore delle Alpi francesi, circondata da picchi innevati e valli silenziose, Chambéry si conferma anche quest’inverno come una meta molto amata dai viaggiatori italiani e non solo. Nei fine settimana, le sue vie storiche si riempiono di visitatori in cerca di un’atmosfera diversa dal solito. Molti, soprattutto tra chi vive a Torino o in Savoia, scelgono questa città per un breve weekend, spinti dal desiderio di godersi la tranquillità di un posto che, pur vicino alle grandi vie europee, sembra sospeso nel tempo. E poi c’è lo shopping: le boutique raccolte tra Rue de Boigne e Place Saint-Léger, spesso illuminate da luci soffuse già al tardo pomeriggio, attirano chi cerca oggetti particolari e prodotti artigianali.

Passeggiare nel cuore antico

Fin dalle prime ore del mattino, soprattutto il sabato d’inverno, la Place du Château si anima con voci e passi. “Ci piace venire qui a colazione, il ritmo è più calmo rispetto alle grandi città”, racconta Manuela, torinese, davanti a una vetrina di pâtisserie. L’aria è piena di profumi: pane appena sfornato e caffè – anche se il caffè francese non è proprio come quello cui sono abituati gli italiani. A dominare la scena è la sagoma elegante del Castello dei Duchi di Savoia, un edificio che parla ancora oggi della storia profonda di questo territorio al confine. Ai piedi delle sue mura il mercato del sabato mattina attira sia i residenti sia i turisti: frutta di stagione, formaggi locali come il Beaufort e piccoli stand con marmellate fatte in casa.

Perdersi tra i vicoli – Rue Basse du Château, Rue Croix d’Or – vuol dire entrare in un mondo raccolto. Qui i negozianti spesso conoscono i clienti per nome. “Abbiamo clienti fedeli da anni,” spiega la signora Joubert della bottega Les Chapeaux de Sophie. “Molti arrivano apposta dall’Italia per trovare pezzi unici.” La sensazione è quella di una cittadina che vive al suo ritmo naturale, senza farsi travolgere troppo dalle mode del turismo di massa.

Shopping curato e sapori autentici

Il richiamo dello shopping si fa sentire soprattutto lungo Rue de Boigne: una via porticata dove le boutique si alternano con abiti selezionati, piccole gioiellerie artigianali e negozi di prodotti locali. Ci sono dettagli che catturano l’attenzione: un’insegna d’epoca in ferro battuto, una vetrina con lampade retrò o scatole di dolci avvolte da nastri blu e bianchi.

Sul fronte enogastronomico Chambéry sorprende chi ancora non la conosce bene. “Chi viene qui pensa subito alla raclette o alla fonduta, ma non tutti sanno che ci sono pasticcerie specializzate nelle meringhe o negozi storici di cioccolato come Cédric Pernot”, racconta Jean-Paul, chef dell’Osteria Savoyarde. I prezzi restano contenuti: una colazione al banco costa circa 3 euro; un pranzo completo nei locali più centrali si aggira tra 18 e 22 euro.

Mercatini natalizi ed escursioni fuori porta

A dicembre i mercatini natalizi riempiono piazzette e cortili nascosti. Luci soffuse, profumo di vin chaud, bancarelle con giochi in legno o sciarpe fatte a mano – piccoli dettagli che piacciono anche alle famiglie con bambini. Sabato scorso alle 18 la folla si è radunata sotto l’arco dell’hôtel de ville per uno spettacolo breve ma suggestivo di luci. “Non me lo perdo mai,” confida Daniel, pensionato francese che vive sulle alture di La Motte-Servolex.

Chi vuole allontanarsi dal centro storico può raggiungere in dieci minuti d’auto o autobus il lago di Bourget. Nei giorni limpidi l’acqua riflette le montagne innevate ed è meta ideale per chi ama la canoa o semplicemente fare una passeggiata sul lungolago.

Un weekend comodo tra cultura e relax

Da Torino a Chambéry servono poco più di due ore in auto passando dal traforo del Frejus (pedaggio attuale intorno ai 48 euro solo andata). In treno serve una coincidenza a Modane; i biglietti partono da 25 euro. “La città si gira bene anche senza macchina”, dicono in molti: il centro è piccolo e quasi tutto pedonale.

Se il tempo tiene – cosa non scontata a dicembre – vale la pena visitare il Musée des Beaux-Arts o fare una pausa al Parc du Verney per completare la giornata. Gli hotel nel centro offrono camere dai 70 ai 120 euro a notte. E quando cala il sole Chambéry sembra stringersi ancora su se stessa: qualche lampione acceso qua e là, il rumore delle serrande che si chiudono e le ultime voci dei turisti davanti alle ultime vetrine.

Così Chambéry resta un rifugio discreto tra storia e relax per chi cerca un fine settimana lontano dal caos delle grandi città.

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