Situate nel basso Piemonte, tra Cuneo e Asti, e a circa due ore da Milano, le Langhe regalano paesaggi collinari suggestivi, con borghi, castelli, vino, tartufo, e soprattutto relax e tanto verde. Se sei un amante della natura, le Langhe sono la fuga ideale dalla città: un’ottima idea per due giorni fuori porta.
Classificato come uno dei borghi più belli d’Italia, Neive – prima chiamato Castrum Nevearum in quanto antico ricetto romano – è visitabile in poco tempo. Appena messo piede nel borgo, colpisce la musica d’ambiente trasmessa dagli altoparlanti in tutte le strade, così da trasportarti subito in una dimensione tranquilla e di vero relax. Salendo, si incontra una terrazza panoramica e si giunge alla Casaforte dei conti Cotti di Ceres, dimora storica accanto alla torre dell’orologio, costruita nel Duecento.
Per un aperitivo è possibile gustare un buon calice di vino piemontese al Porta San Rocco Wine Bar, dove sorseggiare un ottimo rosé davanti a un tagliere di salumi e formaggi, accanto alla chiesetta di San Rocco e a un’altra enoteca. Il personale è davvero ben informato e, come la maggior parte delle enoteche della zona, vende il proprio vino, prodotto proprio sul lato opposto della collina.
Barbaresco è un borgo meno particolare del precedente perché offre meno attrazioni, ma comunque degno di un giro. Ad accogliere il visitatore è una piccola piazza con locali e bar.
Qua è possibile visitare la Torre di Barbaresco, con vista sulle colline sottostanti. Ai piedi della torre, si può pranzare al Ristorante Antica Torre dove assaggiare i tipici tajarin al ragù. In realtà, Barbaresco richiede una visita veloce, a meno che non ci si voglia fermare per una degustazione (molto consigliata l’enoteca Gaja).
Barolo, rinomata per il suo vino, è probabilmente il borgo più bello tra i presenti. Più grande rispetto agli altri, ma allo stesso tempo abbastanza contenuto da vedere tutto. Appena arrivati, la prima cosa che si scorge è il Castello Faletti, in cui ha sede un museo interattivo dedicato al vino (WiMu) che merita assolutamente una visita.
Un posto atipico in cui gustare un aperitivo è il Petti’t Bistrot, dove è possibile sedersi in uno stretto terrazzo che guarda dall’alto un piccolo scorcio di verdi campi e le mura del castello. Qua si consiglia un’ottima cena al ristorante Barolando, un esempio di ospitalità piemontese, gentilezza e professionalità, nonché un’occasione per gustare alcune specialità (come il bonet, tipico budino al cacao).
Accanto all’agriturismo, proprio sulla piazza, vi è un negozio di specialità tipiche, dove si può fare scorta di tajarin e pasta fresca, creme al tartufo, sugo d’arrosto, ragù e molti altri prodotti piemontesi da regalare o portare a casa per arricchire la propria dispensa.
D’obbligo una capatina al Castello di Grinzane-Cavour. Il castello, costruito attorno all’XI secolo, è appartenuto a Camillo Benso conte di Cavour. Attorno all’edificio vi è poi un percorso sulla produzione vinicola, raccontato attraverso una serie di pannelli, con una vista mozzafiato sui campi sottostanti.
La Morra, arroccata sulla collina, come tutti gli altri borghi, impone una continua salita fino alla cima, con la torre campanaria. Anche qua, la tattica è passeggiare e scoprire di volta in volta dove portano le stradine. Qua è consigliato il pranzo al ristorante UVE – Rooms & Wine Bar, che gode di un delizioso cortile interno.
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