World’s 50 Best Hotels: il migliore al mondo è italiano, ecco dove si trova

Il 19 settembre 2023 le porte del Guildhall, storico municipio di Londra, si sono aperte per accogliere la prima cerimonia di sempre di The World’s 50 Best Hotels.

Gli ospiti, in abito nero e vestito lungo, si sono ritrovati nell’atrio dalle altissime volte decorate per l’occasione da proiezioni luminose, mentre la musica live e i cocktail realizzati dai partner della manifestazione aiutavano gli hotelier a stemperare la tensione dell’attesa.

Le classiche sciarpe rosse diventate il simbolo della 50 Best facevano bella mostra di sé al collo di proprietari e general manager delle strutture ricettive più belle del mondo, ansiosi di scoprire quale sarebbe stata la loro posizione in classifica.

In sala si riconoscevano i volti dei fondatori di alcuni degli indirizzi storici dell’ospitalità italiana, intenti a fare pronostici sui reciproci piazzamenti in classifica.

La cerimonia dei World’s 50 Best Hotels 2023

Due colpi di martelletto e un annuncio da parte di un banditore in giacca rossa hanno aperto la strada per la sala della cerimonia, allestita per l’occasione con palco e un maxi schermo pronto a mostrare il fatidico countdown dalla posizione 50 all’ambitissima numero uno.

Contrariamente alle blasonate classifiche dei ristoranti e dei bar, quella dedicata agli hotel non ha svelato in anticipo le posizioni 51-100, raccogliendo unicamente i migliori 50 hotel del mondo tutti annunciati al pubblico nella serata di ieri.

L’introduzione di Tim Brooke-Webb, managing director di The World’s 50 Best Hotels, ha posto l’attenzione sul ruolo contemporaneo delle strutture alberghiere, considerate sempre di più dei santuari di comfort dove la cura di ogni dettaglio contribuisce a creare esperienze uniche.

Dopo un applauso dedicato allo staff alberghiero, che con la sua attenzione riesce a fare la differenza in termini di percepito per gli ospiti, è giunto il momento di scoprire il primo ranking di sempre di 50 Best dedicato agli hotel.

Tra consegne di premi speciali e foto di rito, il conto alla rovescia è andato avanti spedito, rivelando 21 destinazioni europee, seguite da 18 asiatiche, 5 nordamericane, 3 africane e una rispettivamente per Oceania e Sudamerica.

Bangkok, Londra e Parigi sono le città con più strutture di eccellenza secondo la classifica, mentre l’Italia è presente con ben 5 destinazioni, da Venezia al Lago di Como, passando per Firenze, Positano e la pugliese Savelletri, dominando la classifica con la prima posizione conquistata da Passalacqua.

Passalacqua è il miglior hotel al mondo, ma l’Italia va forte

Aperto poco più di un anno fa, Passalacqua nasce dall’esperienza nell’hotellerie di lusso della famiglia De Santis e, in particolare, dal talento di Valentina.

Passalacqua, il boutique hotel di Moltrasio
Foto | World’s 50 Best Hotels https://www.theworlds50best.com/

A Moltrasio, sulle sponde del Lago di Como, questo boutique hotel di lusso con 24 camere è ospitato all’interno di una villa del XVIII secolo, ai tempi casa di Rossini, completamente ristrutturata.

I giardini all’italiana terrazzati, un’affascinante veranda e una piscina vista lago completano il mosaico di bellezza dell’outodoor dove, con la bella stagione, gli ospiti si godono i piatti dell’executive chef Alessandro Rinaldi.

Al secondo posto c’è l’imponente Rosewood Hong Kong, situato nel quartiere artistico e di design Victoria Dockside della città, con vista mozzafiato sul porto, mentre al terzo c’è il Four Seasons Bangkok at Chao Phrya River.

“Congratulazioni enormi a Passalacqua per essere riuscito ad arrivare alla prima posizione, a soli due anni dall’apertura. È una vera testimonianza della visione della famiglia De Santis, che ha creato questo sublime santuario per gli ospiti con scrupolosa dedizione al dettaglio di design, squisita ospitalità e magia distintiva, che ha chiaramente lasciato un’impressione duratura nella nostra Accademia di elettori esperti” ha commentato Tim Brooke-Webb.

L’Italia va forte anche nel resto della Penisola, ben rappresentata da Nord a Sud. Alla posizione numero 9 troviamo il Four Seasons di Firenze, sito all’interno del più grande giardino privato della città, definito nella classifica un’oasi di tranquillo lusso italiano.

Basta varcare le porte del palazzo Medici ristrutturato del XV secolo per essere accolti da grandi esposizioni floreali e affreschi, prima di essere accompagnato in una delle sue 116 camere da letto adornate con mobili antichi, col plus di una grande cucina gourmet firmata da Paolo Lavezzini.

Passiamo poi a Venezia con la posizione numero 14: Aman nella città dei canali è amata, oltre che per l’invidiabile posizione è definito dalla lista “capolavoro del Gruppo Aman in opulenza seducente e raffinato understatement, accentuato da tocchi aristocratici italiani”. Il riferimento è ovviamente anche alle opere d’arte che impreziosiscono i soffitti affrescati.

Ancora, al n. 20. sulle colline della zona technicolor di Positano, si apre l’hotel Le Sirenuse: questa ex casa estiva di famiglia è diventata albergo nel 1951 quando i quattro fratelli titolari ne hanno fatto un monumento all’ospitalità partenopea.

Ogni generazione ha affinato la propria offerta, perfezionando il suo lusso completamente bianco e pieno di ceramica per adattarlo alla sua visione da un milione di dollari.

Si va in Puglia con Borgo Egnazia, al n. 21. Hotel famoso per essere scelto da star internazionali (inclusa Madonna) è un vero villaggio tutto biano incastonato nelle campagne.

Inaugurato nel 2009, Borgo Egnazia “ha creato un immaginario paese delle meraviglie del Mediterraneo” (si legge nella motivazione) con tutta la bellezza e lo splendore di un borgo antico e tutti i comfort dell’hotellerie contemporanea internazionale, inclusa la cucina stellata di Domingo Schingaro.

Le menzioni speciali

Non sono mancate anche menzioni speciali, cioè premi per dar luce anche a quegli hotel che si sono distinti per particolari caratteristiche, tra cui il premio “Eco Hotel” promosso sa Flor de Caña per la sensibilità ecologica assegnato al Singita Lodges in Sud Africa dopo un controllo da parte della Sustainable Restaurant Association; il Carlo Alberto “Best Boutique Hotel” assegnato a The Newt nel Somerset.

menzione speciale al Lodge at Blue Sky dello UTAH
Foto | World’s 50 Best Hotels https://www.theworlds50best.com/

Il “Best Beach Hotel” sponsorizzato da Lost Explorer, assegnato a Soneva Fushi nelle Maldive come miglior meta alberghiera sulla spiaggia e il One To Watch Award assegnato da Lavazza a The Lodge at Blue Sky, Auberge Resorts Collection – situato tra le Wasatch Mountain Range nello stato dello Utah – titolo quest’ultimo assegnato a un hotel che attualmente si trova fuori dalla prestigiosa lista, ma che il team dei 50 Best ritiene abbia il potenziale per entrare in classifica nelle prossime edizioni.

La lista è creata dai voti della World’s 50 Best Hotels Academy, che comprende 580 esperti internazionali globetrotters.

L’Accademia è divisa in nove aree del mondo, ciascuna delle quali ha un presidente. Ogni anno la giuria verrà rinnovata almeno il 25% e tutti i votanti, a parte i presidenti dell’Accademia, rimangono anonimi per eliminare la possibilità di attività di lobbying. Come operano i votanti? Devono semplicemente elencare i sette migliori hotel in cui hanno soggiornato negli ultimi 24 mesi in ordine di preferenza.

Gestione cookie