Festival dei Nomadi in Marocco, tutto quello che c’è da sapere

Il Marocco, una nazione affascinante che coniuga la modernità delle sue città con la ricca storia delle antiche civiltà, è un melting pot di culture e tradizioni. Dal nome che trae origine dalla città di Marrakech, al clima variegato che spazia dalle coste dell’Atlantico al deserto del Sahara, il Marocco offre un panorama unico e avvincente.

Tutto quello che c’è da sapere sul Marocco

Il nome “Marocco” trova le sue radici nella città di Marrakech, chiamata Morrākuš in arabo. Nel Medioevo, questa città era conosciuta in Europa come la “Città di Marocco”. Il fondatore di Marrakech, Yusuf Ibn Tashfin, diede a questa città il nome che avrebbe poi battezzato l’intera nazione. Le influenze storiche del Marocco includono la presenza di fenici, cartaginesi, romani, vandali, bizantini e infine gli arabi. Il paese fu anche coinvolto nelle prime infiltrazioni coloniali da parte di Francia e Spagna nel XIX secolo, diventando poi un protettorato nel 1912 e guadagnando l’indipendenza nel 1956. Le coste del Marocco sono bagnate dal Mar Mediterraneo a nord e dall’Oceano Atlantico a ovest e sud. I confini terrestri si estendono verso l’Algeria a est e sud-est, e la Mauritania. La geografia varia notevolmente, dalla catena montuosa dell’Atlante alle zone desertiche del Sahara. Il clima si suddivide in cinque sotto-zone, da oceanico e mediterraneo a montano, continentale e desertico, offrendo esperienze climatiche diverse. Il Marocco è ricco di diversità linguistica. L’arabo e la lingua Tamazight sono lingue ufficiali, mentre il francese è ampiamente utilizzato nella pubblica amministrazione e nell’istruzione superiore. La maggioranza della popolazione pratica l’Islam, con una presenza significativa di cattolici e ebrei. La legislazione marocchina, sebbene ispirata all’Islam, è notevolmente laica, riflettendo una convivenza armoniosa tra tradizione e modernità. Con una popolazione che ha quasi triplicato in quarant’anni, il Marocco conta oggi circa 34 milioni di abitanti. La maggior parte vive a ovest della catena montuosa dell’Atlante, con Casablanca che svolge un ruolo centrale come porto, centro commerciale e industriale. Il paese ospita anche una significativa comunità di marocchini all’estero.

La cultura marocchina si riflette nell’abbigliamento tradizionale, nei souk vibranti, e nelle festività come il Festival annuale nel Sahara. La pellegrinazione alle tombe dei marabutti e dei santi è una caratteristica dell’Islam tradizionale nordafricano, mentre la legislazione laica, come il codice di diritto di famiglia riformato nel 2004, dimostra la volontà del paese di bilanciare tradizione e modernità. La cucina marocchina è celebre per piatti come il couscous, il poulet au citron e il tajine, ricchi di sapori e spezie. Gli artigiani locali espongono gioielli, ceramiche, tappeti e oggetti d’ambra nei mercati, invitando i visitatori a esplorare la ricchezza della tradizione artigianale marocchina.

Il Festival dei Nomadi

Il Marocco ospita uno dei suoi principali appuntamenti culturali: il Festival des Nomades. Giunto alla diciassettesima edizione, l’evento si svolge dal 14 al 16 marzo nel villaggio di M’hamid El Ghizlane, situato alle porte del deserto e distante circa sette ore di auto da Marrakech.

M’hamid El Ghizlane funge da gateway verso il Sahara, dove la strada asfaltata lascia il passo al regno delle sabbie che si estendono per migliaia di chilometri. Durante il Festival des Nomades, questa regione si anima con tribù berbere provenienti dalla Mauritania, dall’Algeria e da altri paesi in cui questa etnia è presente. Il festival, che celebra l’arrivo della primavera, attrae artisti della musica, della danza e della poesia, nonché un pubblico di curiosi desiderosi di immergersi nel folclore locale. La musica, che spazia dalla tradizionale gnaoua-jazz alla contemporanea, unisce le tribù berbere, che contano circa mezzo milione di persone sparse nel Nord Africa. Durante le serate, il festival si riempie di note di artisti rinomati a livello internazionale, come Bombino, cantautore nigerino di etnia tuareg, e i Tinariwen, celebri per la loro fusione di musica tradizionale Tuareg con elementi blues e rock.

festival dei nomadi
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Nel corso della giornata, i visitatori possono godere di iniziative culturali come le corse dei dromedari, le partite di hockey su sabbia, laboratori di artigianato, lettura delle stelle, oltre a esperienze culinarie con i tipici laboratori del gusto e cerimonie del tè.

Gli altri eventi marocchini

Il Festival dei Nomadi si inserisce in un panorama più ampio di eventi da non perdere in Marocco. A metà febbraio, la città berbera di Tafraout, nel sud del paese, ospita lo spettacolo dei mandorli in fiore, celebrato con musica tradizionale berbera, danze e spettacoli durante l’Almond Blossom Festival.

Infine, a metà maggio, la “Valle delle Rose”, nei pressi della Valle del Dades, diventa il palcoscenico del Festival delle rose, che celebra il raccolto delle rose di Damasco con una festa di tre giorni caratterizzata da canti, danze tradizionali e molto altro. Questi eventi offrono un’immersione profonda nella cultura e nelle tradizioni del Marocco, rendendo un viaggio in questa affascinante terra un’esperienza indimenticabile.

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