Quali sono le mete più costose? Le città che mettono a dura prova il portafoglio

Estate, tempo di vacanze, ma, spesso, con un occhio al portafoglio per evitare mete costose. Ci sono, infatti, destinazioni che per diverse ragioni risultano essere particolarmente care e che sono, per questo motivo, da evitare se si cercano viaggi a basso prezzo. In alcuni casi il motivo è dettato dall’isolamento geografico, che porta a un aumento esponenziale dei costi delle materie prime. In altri, invece, è semplicemente il costo della vita che impatta anche su turisti. In altri ancora, ci sono ragioni più complesse, legate magari alle caratteristiche sociali del Paese o della singola città. Vediamo insieme alcune di queste destinazioni.

Mete costose in giro per il mondo: ecco le città più care

Il primo pensiero di un italiano che immagina una meta costosa va sicuramente ai vicini di casa della Svizzera. La Confederazione è, sicuramente, una meta costosa per il viaggiatore italiano. In questo caso a incidere è il costo della vita. Stipendi più alti significano prezzi più alti per i servizi. Anche all’interno della stessa Svizzera, però, ci sono notevoli differenze tra una città e l’altra. Zurigo, per esempio, è considerata costosa anche dagli stessi svizzeri, figuriamoci per un turista italiano. Quindi, se si decide di far visita a questa città, è bene farsi trovare preparati ai prezzi che si dovranno affrontare.

Un’altra desti ci nazione che chiama subito attenzione al portafoglio è un po’ più a nord. Stiamo parlando della Norvegia e nello specifico della sua capitale Oslo. Lì i prezzi sono davvero molto alti, in media più alti del 20% rispetto alle altre capitali europee. Il motivo, proprio come per la Svizzera, è il costo della vita. Lo stipendio medio in Norvegia è di oltre 5.500 euro. Facile, quindi, capire il motivo per cui si tratti di una meta costosa.

Palazzi moderni a Oslo
Immagine | Unsplash @Christoffer Engstrom – Okviaggi.it

Londra e New York non fanno sconti

Altre destinazioni sicuramente non economiche sono Londra e New York. La prima, che già non era meta per viaggi low cost, ha fatto i conti con un’impennata dei prezzi in seguito alla Brexit. La fortuna, in questo caso, è che la città offre moltissime soluzioni, adatte anche alle tasche meno abbienti. Con i giusti accorgimenti, quindi, è possibile comunque risparmiare qualcosa.

Discorso diverso, invece, per la Grande Mela. La città a stelle e strisce è ormai tra le più care al mondo. Se, infatti, nel tempo è diventata più accessibile dall’Europa, grazie a prezzi sempre più competitivi per i voli, d’altro canto hotel e ristoranti hanno prezzi molto alti per chi non ha a disposizione grandi budget.

Lo strano caso di Luanda

Il viaggio nelle mete costose mondiali ci può portare verso destinazioni facilmente immaginabili come costose. L’Islanda, per esempio, dove un ruolo importante lo gioca l’isolamente geografico, che fa aumentare i costi delle materie prime. O Monaco, noto per la sua vita mondana e per i suoi legami con la finanza mondiale. E ancora, Sidney, città tanto bella quanto cara. Nella classifica delle mete più costose al mondo fa, però, capolino una città di cui non sospettereste mai.

Stiamo parlando di Luanda, la capitale dell’Angola. Ma com’è possibile? Le ragioni sono diverse. Da un lato, il crescente divario sociale nella popolazione, che ha creato una sorta di bolla a cui hanno accesso soltanto i più ricchi, mentre più della metà della popolazione vive in condizioni di povertà. Dall’altro la presenza di petrolio, che ha reso Luanda meta per viaggiatori d’affari, creando così un circuito di ristoranti, bar e hotel di alto livello con prezzi esorbitanti. Un esempio? Affittare un trilocale in centro per un mese può costare fino a 10mila euro.

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