Alcune città italiane aumentano le tasse per i turisti, ecco quali

Ci sono alcune città italiane che aumenteranno le tasse per i turisti. Il motivo? Quello principale è che l’Italia ha deciso di prendere misure abbastanza drastiche per limitare il turismo d’assalto. Così ci sarà un aumento dell’imposta di soggiorno e misure più severe per le città con più turisti. Si sta parlando di luoghi meravigliosi come Venezia, Capri e Firenze. Ma anche in altre città si è presa la decisione di incrementare le tasse per i turisti. Però, c’è una cosa che fa discutere e non poco. La tassa in molti casi non sarà dovuta solo a chi pernotta in una struttura ricettiva. La tassa di soggiorno, infatti, è un tributo locale a carico di chi soggiorno in una struttura ricettiva di un Comune diverso da quello di residenza. Nei casi di Firenze, Capri e Venezia si tratta di un vero e proprio “biglietto” di entrata da pagare per visitare la città.

Venezia
Venezia | pixabay @NeilMorrell

La situazione di Venezia

A Venezia debutta la tassa per i turisti giornalieri. Infatti, parte dal 25 aprile la tassa che colpirà i turisti giornalieri nella città lagunare. Si tratta dei turisti mordi e fuggi, quelli che non pernottano in città (e che quindi non pagano l’imposta di soggiorno). Il costo per poter passeggiare tra i canali della Serenissima sarà di cinque euro a persona, ma il biglietto non si pagherà tutti i giorni. I turisti giornalieri saranno tenuti al pagamento solo in 29 giornate nel 2024, ovvero quelle in cui si stima la maggiore affluenza. Invece, a Capri chi scende dal traghetto deve pagare cinque euro come tassa di sbarco. Dal 1° aprile la tassa di sbarco sull’isola è così raddoppiata. A Firenze? Nel capoluogo toscano si è optato per una soluzione diversa, ovvero lo scudo verde, una zona Ztl di 38 chilometri quadrati che serve per ridurre le emissioni, ma che potrebbe essere utilizzata anche per far pagare ai turisti, come accade a Venezia appunto, una sorta di tassa di entrata.

Firenze
Firenze | pixabay @darrenquigley32

Il resto d’Italia

Le altre città italiane non restano a guardare e mentre a Padova, da luglio, la tassa di soggiorno aumenta di 50 centesimi per gli alberghi con tre stelle o superiori, in estate sono previsti rincari anche a Brescia. E cosa dire di Roma? Dopo l’estate scorsa, la Capitale ha portato la tassa di soggiorno per gli hotel di lusso a 10 euro e nei mesi scorsi anche Napoli e Milano hanno rialzato l’asticella. In fin dei conti, l’Italia è uno dei paesi più visitati in Europa, dopo la Francia e la Spagna. Possiede un ricchissimo patrimonio culturale, che la posiziona al primo posto nella classifica dell’Unesco. Nel corso degli anni l’Italia ha, quindi, dovuto affrontare il turismo di massa, costringendo il paese a introdurre una serie di misure, come abbiamo visto. E questo succede ovunque. Anche perché il turismo di massa, in spazi così ridotti, sta accentuando il deterioramento progressivo degli edifici. Da Venezia a Capri, passando per Firenze, finendo a Como. Infatti, per chi vuole godere di qualche giorno di vacanza in questa bellissima città vedrà la tassa di soggiorno quadruplicata in alcune strutture.

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