Weekend a Copenaghen, cosa vedere nella capitale danese

Copenaghen è la capitale della Danimarca ed è una delle città europee più belle da visitare. É a misura d’uomo, giovane, molto green e il suo centro storico è esplorabile sia a piedi che in bicicletta.

È una cittadina visitabile tutto l’anno sebbene il suo clima sia molto simile a quello degli altri paesi nordici: mite in estate e freddo in inverno.

Quindi il periodo migliore per visitare Copenaghen dipende molto da che tipo di esperienza volete fare, ma se proprio dovessimo sceglierne uno da consigliarvi sarebbe da maggio a settembre, poiché qui le temperature sono più vivibili e si allungano le giornate.

Cosa vedere a Copenaghen in un weekend? Ecco i nostri consigli!

Il giorno d’arrivo

Questo percorso è stato creato pensando a un ipotetico arrivo il venerdì, nel primo pomeriggio, e a un ritorno di domenica più o meno allo stesso orario.

Appena lasciate le valigie dove avete deciso di alloggiare vi consigliamo di dirigervi a Nyhavn, antico porto della città e oggi centro del turismo cittadino.

È stato costruito da re Christian V di Danimarca nella seconda metà del ‘600 ed è fiancheggiato da case a schiera dai colori vivaci che oggi ospitano caffè e ristoranti turistici.

La passeggiata vi condurrà in seguito alla piazza Amalienborg, il cui intorno è ricco di palazzi settecenteschi ognuno dei quali è sorvegliato da un gruppo di guardie reali.

Amalienborg Slot è riconoscibile dalla presenza della bandiera danese ed è l’attuale residenza della regina Margrethe II; se vi piacciono gli arredi principeschi non potete perdervelo.

A due passi dal palazzo di Amalienborg si trova l’imponente Marmokirken, chiesa in stile neo-barocco la cui cupola è ispirata a quella della Basilica di San Pietro a Roma.

Gli interni sono in marmo con preziose decorazioni in oro e un imponente organo a canne; l’ingresso alla chiesa è gratuito.

Dalla Marmokirken è raggiungibile la fortezza di Kastellet, costruita nel 1664 da Frederick III e ha la forma di una stella: i verdi bastioni e il fossato racchiudono una serie di caserme settecentesche dipinte di un rosso vivace.

Qui è presente anche un mulino a vento che sorge sul Bastione del Re, nell’angolo a sud-ovest del Kastellet.

vista su Kastellet e Marmorkirken
Foto | Wikimedia Commons @ChristianCórdova

 

Infine, costeggiando il Kastellet, si arriva all’iconica statua della Sirenetta Den Lille Havfrue in danese -, simbolo di Copenaghen e posizionata su una roccia all’ingresso del porto della città.
La statua è alta 125 cm e fu inaugurata nel 1913 per volere di Carl Jacobsen, figlio del fondatore della birra danese Carlsberg che desiderava regalare una scultura unica alla città di Copenaghen.
Inoltre la sua idea era rendere tributo allo scrittore Hans Christian Andersen e alla sua opera La Sirenetta. La statua, col viso rivolto verso il mare, immortala la sirenetta nel momento della sua metamorfosi, mentre la lunga coda di sirena lascia il posto a due gambe umane.
Ovviamente troverete molti turisti e se volete la vostra foto ricordo dovrete fare una lunga coda. Come si dice uomo avvisato, mezzo salvato.

Il primo giorno a Copenaghen

Per il primo giorno nella capitale danese vi consigliamo di visitare il Castello di Rosenborg, il quale è circondato da un fossato e si accede al complesso attraversando un piccolo ponte sorvegliato da due statue leonine.

Il palazzo è di epoca rinascimentale ed è stato costruito nel 1606 per volere di re Christian IV; nel corso dei secoli è stato poi abbandonato dalla famiglia reale e trasformato in un museo ad oggi visitabile.

All’interno del castello si possono visitare le ex stanze reali con arredi originali, dipinti, arazzi, ceramiche e vedere i preziosi gioielli della corona.

Inoltre si può visitare anche l’area esterna gratuitamente caratterizzata da un giardino curato con panchine in cui ci si può sedere e riposare.

Castello di Rosenborg a Copenaghen
Foto | Wikimedia Commons @Suicasmo

Dal castello potreste spostarvi verso la Rundetårn, la torre rotonda di Copenaghen di mattoni rossi costruita nel 1643 per volere di re Christian IV come osservatorio per l’astronomo Tycho Brahe.

La torre è altresì nota per la sua particolare rampa, ovvero un camminamento elicoidale tanto largo da permettere a re Christian IV di raggiungere la cima dell’osservatorio in sella al suo cavallo.

Oggi l’osservatorio è funzionante e si può salire sulla cima della Rundetårn per ammirare lo skyline della città. É inoltre possibile visitare l’ Antica Biblioteca, la prima grande biblioteca universitaria in Danimarca, che un tempo ospitava tutta la collezione di libri dell’Università di Copenaghen.

Secondo e ultimo giorno

Per l’ultimo giorno del vostro weekend a Copenaghen vi consigliamo la visita al Designmuseum Danmark, il museo del design della città.

I designer danesi sono tra i più famosi al mondo e gli oggetti da loro progettati sono entrati nelle case di milioni di persone di tutto il mondo, diventando delle vere e proprie icone come la Round Chair usata da Nixon e Kennedy nei loro dibattiti televisivi.

Dopo la visita dal museo del design vi diamo due alternative, ovvero due quartieri di Copenaghen degni di nota che andrebbero visitati entrambi, ma dipende dalla vostra disponibilità oraria.

Stiamo parlando del quartiere multiculturale di Nørrebro e la Città Libera di Christiania.

Il primo è ricco di street art, vivaci café, birrerie ed è simbolico il Superkilen, il parco progettato dal gruppo artistico Superflex con manufatti provenienti da tutto il mondo come le panchine dal Brasile, le insegne dalla Cina e dalla Russia e dolci linee disegnate a terra che imitano colline erbose.

Il parco Superkilen di Copenaghen visto dalla collina
Foto | Wikimedia Commons @LorieShaull

Infine, la Città Libera di Christiania è situata nel distretto di Christianshavn e questo quartiere originariamente ospitava la parte militarizzata di Copenaghen.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale gli edifici militari vennero abbandonati e rimasero in disuso per molto tempo e nel settembre del 1971 gli abitanti del quartiere circostante abbatterono la recinzione e occuparono parte dell’area inutilizzata.

Presto questa occupazione diventò una presa di posizione contro il Governo Danese capeggiata dal giornalista anarchico Jacob Ludvigsen che in poco tempo proclamò Christiania come una città libera dal Governo Danese.

In Christiania si trovano negozi di artigianato, edifici super colorati e ricoperti da murales e la Pusher Street in cui vengono vendute droghe leggere.

Visitare la Città Libera di Christiania è sicuro, in quanto le regole principali della città vietano il furto, la violenza, le armi, le droghe pesanti e i mezzi a motore. Il tutto nonostante la completa mancanza di forze dell’ordine.

Tutto ciò che si deve fare è avere rispetto dei suoi abitanti ed evitare di fotografare lungo la via principale e dove ci sono i cartelli di divieto, parlare al cellulare e correre.

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